Città di Vicenza

10/06/2011

Al Mercato Nuovo domani sabato 11 giugno la terza Festa dei Popoli: danze, recite e degustazioni, ma anche riflessioni sul tema dell’immigrazione

Danze tradizionali in costume, canti, recite di bambini figli di immigrati, degustazioni di cibi etnici dalle provenienze più disparate, mostre e laboratori sono gli ingredienti della terza Festa dei Popoli, organizzata per domani sabato 11 giugno all’oratorio San Giuseppe in via del Mercato Nuovo.

L'iniziativa, nata dalla collaborazione tra l'Unione Immigrati, le comunità di migranti di Vicenza e alcune associazioni vicentine con lo scopo di far conoscere ai cittadini la ricchezza della cultura e delle tradizioni dei tanti stranieri presenti nel territorio, quest’anno è organizzata insieme all’assessorato alla famiglia e alla pace del Comune di Vicenza.

Sono più di trenta le esibizioni in programma, dalle 14.30 alle 21.30, con oltre una decina di etnie coinvolte e la partecipazione straordinaria del maestro Bepi de Marzi che alle 16.30 dirigerà un coro di bambini. Ci saranno inoltre un laboratorio di giochi curato da Arciragazzi Vicenza e la mostra di pittura africana proposta da Claude, del Togo.

Alle 18 anche il sindaco Achille Variati parteciperà alla manifestazione.

"L’evento – ricorda l’assessore Giovanni Giuliari - è nato dall’iniziativa di molte associazioni italiane e straniere che vedono in questo evento una vera occasione di fratellanza e conoscenza culturale reciproca, uno strumento di integrazione, amicizia e solidarietà. La festa è un modo non solo per far conoscere le proprie peculiarità culturali, e per mantenere vive le proprie tradizioni, ma anche per trovare un modo di aggregazione e socializzazione che abbia l’obiettivo di far crescere l’associazionismo e la partecipazione all’interno delle comunità immigrate, diffondendo un modello nuovo di cittadinanza".

"Quest'anno - aggiunge Condé Ousmane, presidente dell'Unione Immigrati - la festa è organizzata insieme al Comune di Vicenza nell'ambito di una collaborazione che vorremmo sempre più intensa ed efficace per rendere la città più accogliente e più preparata nell'affrontare l'arrivo di immigrati e rifugiati. Si tratta di un fenomeno mondiale rispetto al quale è necessario essere attrezzati. Con gli slogan di chiusura e rifiuto non si va da nessuna parte. Noi immigrati siamo disposti, e l'abbiamo dimostrato, a fare la nostra parte lavorando, rispettando le regole della città in cui siamo venuti a vivere, contribuendo all'arricchimento della vita della comunità. In questo senso anche le nostre culture e tradizioni sono una ricchezza, come potremo dimostrare alla festa di sabato".

L’appuntamento proporrà anche alcuni approfondimenti sui problemi suggeriti dall’attualità. Ci saranno ad esempio la proiezione continua di un video realizzato da alcune ragazze immigrate sulle recenti rivolte in Nord Africa e l’esodo dei profughi verso Lampedusa, il teatro del forum interculturale del Centro Capta, la presentazione dei risultati del corso di microcredito.

"Sarà quindi - dichiara Mattia Pilan della Fabbrica di Nichi, tra gli organizzatori dell’evento - anche l'occasione di riflessione sulla difficile condizione dei migranti e sulle motivazioni che li spingono verso il nostro Paese."

 

E già si pensa alla prossima edizione: "Per l’anno prossimo – anticipa l’assessore Giuliari - abbiamo intenzione di iniziare i preparativi con ampio anticipo in modo che l’evento si possa strutturare in più giorni e possa coinvolgere tutte le associazioni di stranieri e di italiani con le quali collaboriamo su questi temi. La Festa dei Popoli può davvero diventare un’occasione di aggregazione e un "contenitore" all’interno del quale valorizzare l’azione e l’impegno di tutti ".

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