Città di Vicenza

18/05/2011

Variati sugli immigrati: “Io sto con Zaia. Grave ed irresponsabile l’atteggiamento della Provincia di Vicenza”. Assessore Giuliari: “E’ il ruolo della politica governare il territorio”

“Sui profughi io sto con il governatore Zaia. Di fronte ad un dramma umanitario così grave non ho dubbi: non è questo il tempo delle polemiche, della demagogia, delle strumentalizzazioni; questo è il tempo del governo”. Si schiera con chi vuole affrontare e governare l’emergenza profughi il sindaco di Vicenza Achille Variati che si appresta, in giornata, ad accogliere in città un gruppo di una ventina di stranieri africani.

“E’ evidente, però, che sulla questione c’è anche un’altra posizione tra chi ricopre incarichi istituzionali. Il presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck sostiene che il fenomeno non lo riguarda e che non intende occuparsi della sua gestione e organizzazione. E’ una posizione grave e irresponsabile. Questo era proprio il momento per far capire che a qualcosa le Province servono, soprattutto a supporto dei Comuni più piccoli. Invece, ancora una volta, sono stati lasciati soli”.

“Non sono d’accordo – conclude il sindaco di Vicenza - sulla concentrazione di un alto numero di profughi in un’unica sede, come è stato deciso per l’istituto elioterapico di Roana, ma con piccoli gruppi distribuiti sul territorio si può lavorare. Ho ovviamente le mie idee su cosa abbia fatto o non fatto il Governo prima di arrivare a questa situazione. Ma il mio dovere di sindaco, adesso, è non tirarmi indietro”.   

Di qui l’attivazione di un gruppo di lavoro per la gestione delle diverse fasi dell’accoglienza della ventina di profughi maschi, adulti, che comprendono la lingua francese, il cui arrivo è stato annunciato per oggi. La coordinerà Roberto Rizzi del settore servizi sociali del Comune di Vicenza. Vi parteciperanno l’Ipab che ha dato i locali per la prima accoglienza (“Ma cercheremo anche soluzioni alternative”, precisa il sindaco), la Croce Rossa Italiana, la protezione civile degli alpini in collegamento con la protezione civile comunale, la cooperativa Cosep che gestisce l’albergo cittadino, l’Ulss e Aim spa.

Dopo i controlli medici eseguiti all’ospedale anche nell’interesse di chi arriva da luoghi difficili e viaggi devastanti scatterà l’azione legata alla socializzazione. Sarà infatti necessario capire qual è il progetto di vita di questi immigrati che, in quanto profughi, sono persone libere. Sarà loro consegnato un vademecum in francese con le regole della struttura che li ospita e i principali divieti che vigono in città. Per ognuno ci sarà anche una copia della Costituzione italiana, con i diritti e i doveri dei cittadini. Dalle 8 di sera alle 8 di mattina vivranno con il gruppo due volontari alpini. Di giorno saranno presenti i mediatori culturali, oltre che gli psicologi della Croce Rossa Italiana, professionalmente attrezzati per affrontare i casi umani più difficili. Anche l’Unione degli immigrati si è messa a disposizione con i propri volontari, per collaborare non appena si conosceranno con esattezza i paesi di provenienza dei profughi. Se poi scatterà per loro lo status di rifugiati politici, Vicenza potrà offrire anche altri servizi nell’ambito del progetto Sprar (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) del Ministero dell’Interno, al quale la città ha aderito l’anno scorso. Da lunedì, inoltre, saranno proposte ai profughi alcune attività socialmente utili.

“L’obiettivo del progetto di accoglienza – conclude il sindaco – è che il gruppo venga tutelato, gestito, aiutato durante la sua permanenza temporanea a Vicenza. Non vogliamo che queste persone, evidentemente deboli da tanti punti di vista, si disperdano, con possibili conseguenze negative per loro e per la città. Penso che agire così, cioè governare il fenomeno, sia esattamente quello che farebbe la maggioranza dei cittadini che rappresento”.

“Sono orgoglioso – aggiunge l’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari, il cui assessorato è impegnato nella gestione dell’accoglienza - di far parte di un’amministrazione comunale il cui sindaco ancora una volta rivendica il ruolo della politica di governare il territorio. Rilevo anche la grande generosità con cui si sono attivate tutte le realtà coinvolte nel gruppo di lavoro, mettendo in campo competenze e disponibilità. Sarà un’esperienza civica e sociale che potrà essere di esempio perché anche altre amministrazioni affrontino con coraggio questa emergenza”.

 

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.