Città di Vicenza

14/05/2011

Variati, replica a PDL sul Dal Molin: "Fesserie dette in malafede"

Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, replica alla presa di posizione del PDL vicentino sul Dal Molin: "E' inquietante, e un po' triste, la deriva del PDL sulle compensazioni al Dal Molin. Prima hanno votato in consiglio comunale documenti che stanno alla base del pacchetto di compensazioni chieste al governo per la costruzione dell'installazione militare americana sul lato ovest. E questi documenti definivano chiaramente le richieste della città: in primis tangenziale nordest come grande opera di viabilità e concessione del lato est del Dal Molin per farci un grande parco con funzioni ricreative e sportive. Adesso che il governo ha dato una prima risposta positiva a queste richieste, mettendo la tangenziale tra le opere da realizzare e stanziando 11,5 milioni di euro per bonificare e costruire il parco della pace, cosa fanno? Anzichè gioire, perchè la nostra città ha ottenuto un risultato importante che verrà presto completato dalla firma dell'accordo di programma con lo Stato, e magari contribuire a un progetto su cui stiamo ancora lavorando, si trasformano in una specie di Nostradamus locale, e si divertono a profetizzare sciagure: dicendo un giorno che il parco verrà popolato di drogati, sbandati, assassini e terroristi, un altro che diventerà sede dei movimenti No Dal Molin, che lo useranno come base, immagino, per invadere la caserma americana sull'altro lato. Checchè ne dica l'assessore Donazzan, che come sua abitudine polemizza senza conoscere le cose, ho già smentito settimane fa nel modo più secco la surreale idea, che anche un bambino di tre anni capirebbe essere idiota, per cui nel parco troverebbero sede le associazioni contrarie al Dal Molin. L'ho detto una volta, speravo bastasse. Lo ripeto: è una fesseria penosa, detta peraltro in totale malafede. E inventata per la più squallida delle ragioni: cercare di avvelenare il clima, per puro calcolo elettorale e di misera battaglia politica, su quello che invece dev'essere un grande patrimonio condiviso da tutta la città.  Quanto alla strana idea per cui se fai un grande parco, che fra l'altro sarà recintato e sorvegliato, diventa automaticamente meta di tagliagole e banditi, beh, viene da pensare che la visione del mondo del PDL sia davvero triste e cupa, alla faccia dell'ottimismo berlusconiano. Il parco della pace sarà la più grande area verde di Vicenza, conterrà spazi per fare sport, per giocare, per studiare, per ritrovarsi, per assistere a eventi. Vogliono contribuire a progettarlo? Noi siamo sempre disponibili a dialogare. Vogliono continuare a gufare, e magari arrivare a minacciare di scomunica i propri elettori che in quel parco vorranno venire, con curiosità e voglia di conquistare un nuovo spazio centrale per la nostra città? Continuino pure la loro malinconica e irrilevante crociata. Che un assessore regionale, con importanti reponsabilità di governo, si faccia portavoce - spero in buona fede - di certe farneticazioni, poi, è ulteriormente deprimente. Io, a differenza della Donazzan, non sono in campagna elettorale permanente, ma lavoro ai progetti concreti che renderanno migliore la nostra città".

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