Città di Vicenza

13/05/2011

“Pianto e preghiera degli schiavi ebrei”, incontro con il musicista vicentino Natalino Tacchetti al conservatorio Pedrollo per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia

Una lezione, ma anche una festa, nel conservatorio che porta il nome del suo maestro, Arrigo Pedrollo. Così si presenta “Pianto e preghiera degli schiavi ebrei”, incontro con il musicista vicentino Natalino Tacchetti, in programma martedì 17 maggio alle 17 nell’aula magna del “Pedrollo”, in contrà San Domenico 33 (ingresso libero).
Nel programma allestito dal comitato “Vicenza-Italia 150°” per celebrare l’anniversario dell’Unità d’Italia, non poteva mancare questo omaggio al compositore e insegnante che, oltre ad avere formato generazioni di musicisti vicentini, ha inteso come personale “mission” didattica il compito di divulgare i segreti delle sette note attraverso un’incessante attività divisa fra concerti, rassegne e cicli di pubbliche lezioni.
In considerazione della particolare predilezione che Natalino Tacchetti – 90 primavere nel prossimo dicembre – ha sempre manifestato nei confronti del melodramma italiano, e quindi della più naturale colonna sonora del Risorgimento, l’incontro ispira il proprio titolo al “Va pensiero” del “Nabucco”. Nelle parole del celeberrimo coro, dove a prendere voce è la disperazione del popolo ebreo deportato in Babilonia, si rispecchiò infatti la coscienza nazionalpopolare di un’Italia ottocentesca alla ricerca costante di riferimenti culturali e ideali per la propria fame di indipendenza dall’Austria.
Da qui prenderà le mosse l’intervento di Tacchetti, che intende proporre al pubblico uno dei suoi proverbiali itinerari di ascolto fra i capolavori del repertorio del Risorgimento in musica. A dare il “la” a Tacchetti, con un’introduzione di sicuro interesse, sarà il maestro Bepi De Marzi, musicista noto per avere fondato e diretto il coro dei Crodaioli.        

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