Città di Vicenza

06/05/2011

Vicenza conquista la 15esima posizione nel “2° Rapporto sulla qualità della scuola”, l’assessore Moretti: “Un risultato importante che ci indica come le scelte adottate nei tre anni di questa amminist

Nel 2° rapporto “Rapporto sulla qualità nella scuola”, realizzato da “Tuttoscuola” (mensile per insegnanti, genitori e studenti) Vicenza conquista la 15esima posizione, indicata quindi tra le migliori in Italia per il sistema d’istruzione, a partire dalle scuole dell'infanzia, ed è la seconda nel Veneto superata solo da Treviso (12esima posizione).
“E’ sicuramente un risultato importante che ci indica come le scelte adottate nei tre anni di questa amministrazione vanno nella direzione giusta – dichiara l’assessore all’istruzione Alessandra Moretti -. Considero la scuola pubblica il luogo privilegiato per crescere una generazione di giovani capaci, preparati e pronti ad affrontare la sfida e il confronto con i colleghi europei. Per questo nei prossimi anni intendo continuare a sostenere il sistema scolastico, avendo cura degli edifici e degli spazi frequentati dagli alunni, elaborando progetti formativi e promuovendo la rete tra le best practices presenti nelle nostre scuole.
Sottolineo che il piano territoriale scolastico ha contribuito significativamente a programmare con razionalità ed efficacia tutte la azioni, anche di edilizia scolastica – continua moretti -, pianificando gli interventi sulla base delle reali esigenze dei territori ed arginando sprechi e inefficienze. Inoltre si è consolidato un rapporto di fattiva collaborazione con le scuole, a partire da dirigenti, insegnanti e genitori, che contribuisce significativamente a migliorare la qualità del servizio pubblico nonostante i pesanti tagli al tempo scuola e alle risorse dei Comuni. Il Ministro dovrebbe difendere maggiormente la scuola pubblica  - conclude l’assessore - e battersi perché si facciano delle scelte coraggiose che mettano al centro dell'agenda politica la tutela del lavoro e della crescita culturale, etica e sociale di una generazione di giovani che al contrario oggi viene definita "perduta" e senza futuro.”

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