Città di Vicenza

04/05/2011

Vicenza ha due nuove ordinanze del sindaco contro la mendicità molesta e la prostituzione. Variati, “In vigore fino a fine settembre in attesa della legge promessa da Maroni”

Entrano in vigore già da domani due ordinanze contingibili ed urgenti, cioè “a tempo determinato”, firmate dal sindaco Achille Variati contro la mendicità molesta e la prostituzione. E’ la soluzione che il sindaco aveva promesso subito dopo lo stop della Consulta ai provvedimenti dei primi cittadini sulla sicurezza urbana.
“Resteranno in vigore fino al 30 settembre – ha spiegato il sindaco, che sui provvedimenti ha avuto l’immediato via libera del Prefetto – nella speranza che, nel frattempo, arrivino non solo le correzioni al nostro regolamento di polizia urbana, ma soprattutto la legge nazionale sulla sicurezza urbana promessa qualche giorno fa a Verona dal ministro Maroni”.
Il provvedimento contro la mendicità vieta la richiesta di elemosina in tutta la zona a traffico limitato, lungo corso Fogazzaro, dall’inizio di viale X Giugno al museo di Villa Guiccioli di Monte Berico, all’ingresso dell’ospedale e delle altre strutture sanitarie, dentro e davanti ai musei, ai monumenti e ai palazzi meta di turismo, al cimitero. E’ prevista la confisca della somma raccolta dai mendicanti. Inoltre, se la persona fermata non sospende il comportamento vietato, scatta la denuncia penale.
“Questa mendicità – ha ribadito Variati – non ha nulla a che fare con la vera povertà, alla quale Vicenza risponde con servizi ed aiuti. E’, al contrario, un fenomeno di degrado che alimentano le organizzazioni delinquenziali sfruttando poveri disgraziati. Per questo invito i cittadini a non dare soldi a chi li domanda per strada. Chiedano a noi, avranno pasti caldi e posti letto”.
Erano stati 841 i verbali elevati l’anno scorso contro l’accattonaggio molesto.
L’altro provvedimento firmato dal sindaco riguarda la lotta alla prostituzione sulla strada. Fino al 30 settembre ritorna in vigore il divieto agli automobilisti di fermarsi per contrattare prestazioni sessuali a pagamento e alle prostitute di vestirsi in modo che offende il comune senso del pudore.
“In questo caso – ha precisato il sindaco – abbiamo reintrodotto la sanzione di 500 euro che era decaduta con l’annullamento della vecchia ordinanza. Contro questo fenomeno auspico però l’arrivo per i sindaci di poteri più forti, come la possibilità di impedire la prostituzione su intere zone della città”.
Erano stati 536 i verbali da 500 euro elevati a clienti e prostitute con il precedente provvedimento, per un totale di 268 mila euro.
“Ringrazio il Prefetto – ha concluso il sindaco – per la collaborazione e i suggerimenti che mi ha dato per l’elaborazione di questi nuovi provvedimenti. E ringrazio la polizia locale e le altre forze dell’ordine che da domani applicheranno questi provvedimenti. Vicenza non è una città con gravi problemi di degrado, ma alcuni fatti di questi giorni dimostrano che questi fenomeni esistono e vanno contrastati con fermezza”.

 

 

 

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