Città di Vicenza

02/05/2011

Paolo Lioy e il lago di Fimon, una storia archeologica da riscoprire

Il museo naturalistico archeologico di Vicenza, con la partecipazione della Soprintendenza archeologica per il Veneto e in collaborazione con il Comune di Arcugnano, ha organizzato un ricco calendario di manifestazioni per celebrare i 100 anni dalla morte di Paolo Lioy, illustre naturalista e archeologo che più di ogni altro ha contribuito a divulgare nel mondo il patrimonio archeologico di Fimon.

Due incontri pubblici con inizio alle 20.30 nella sala consiliare di Arcugnano contribuiranno a far conoscere la versatile figura del Lioy e il ricco patrimonio archeologico proveniente dalle Valli di Fimon. Antonio Dal Lago, conservatore del museo naturalistico archeologico di Vicenza, illustrerà venerdì 6 maggio l’intensa attività di ricerca svolta dal Lioy, come naturalista e come archeologo. Venerdì 27 maggio, Elodia Bianchin Citton, ispettrice archeologa della Soprintendenza archeologica del Veneto, illustrerà le ricerche archeologiche di Lioy alla luce dei nuovi dati.

Il grande ruolo avuto dal Lioy nella ricerca e nella divulgazione scientifica, attività iniziata proprio con le sue campagne di scavo archeologico nelle Valli di Fimon, ha portato gli organizzatori della manifestazione ad inserire nel programma anche un momento di discussione sulla gestione e valorizzazione dei beni archeologici. Venerdì 20 maggio è infatti prevista una tavola rotonda, dove rappresentanti della Soprintendenza archeologica del Veneto, dell’amministrazione provinciale di Vicenza, dei musei civici e delle amministrazioni comunali di Vicenza e di Arcugnano si confronteranno sul tema: “Il patrimonio archeologico delle Valli di Fimon tra tutela e promozione culturale e turistica”.

La giornata di domenica 22 maggio è infine dedicata al lago di Fimon con la presentazione e sperimentazione, dalle 15 alle 18, di attività didattiche legate ad esperienze di vita quotidiana nell’Età del bronzo. Sarà un pomeriggio nel corso del quale i bambini potranno sperimentare come si costruivano tazze e oggetti in ceramica, come si macinava il grano e si arava la terra. Sarà inoltre possibile assistere alla fusione di un oggetto in bronzo e alla produzione del formaggio, secondo le tecniche usate nell’Età del bronzo e con gli stessi strumenti. In quello stesso pomeriggio saranno inoltre presentati i lavori svolti dalle scuole primarie Paolo Lioy di Lapio e di Vicenza e dalla scuola secondaria di primo grado Ugo Foscolo di Arcugnano.

Per l’organizzazione della manifestazione, sostenuta dall’associazione Lago e Valli di Fimon, gli organizzatori si sono avvalsi della cooperativa “I Berici”.

 

 

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