Città di Vicenza

27/04/2011

Variati su 25 aprile: “Foto con saluto romano dimostra che nel mio discorso avevo ragione”

Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, interviene nella polemica sulla foto che ritrae un gruppo di appartenenti a Giovane Italia (PDL) immortalati in un saluto romano, foto scattata lunedì 25 aprile a Bus della Spaluga (VI) dove il gruppo era impegnato con l’assessore regionale Elena Donazzan (PDL) in una propria celebrazione del 25 aprile: “Leggo con stupore – dice Variati – la curiosa ‘spiegazione’ secondo cui la foto con saluto romano corale sarebbe stata fatta come risposta provocatoria al mio discorso per la Festa della Liberazione. È una spiegazione curiosa perché i due eventi sono accaduti contemporaneamente a molti chilometri di distanza: per cui non è facile credere, con tutta la buona volontà, che la selva di bracci alzati di memoria fascista sia stata ‘allestita’ come reazione al mio discorso in piazza dei Signori, a Vicenza. Mi pare una spiegazione frutto dell’imbarazzo, ma anche imbarazzante. Nel mio discorso avevo detto che, nonostante i tentativi di questi anni di sminuire il significato del 25 aprile e di proporre una assai discutibile equiparazione a tutti i costi, è giusto e necessario mantenere chiare le distinzioni: se la pietà umana per le vite perse su entrambi i fronti è assoluta e non conosce distinzioni, diverso è il discorso sulle ragioni e la giustezza delle idee. Una parte combatteva per la libertà e la democrazia, l’altra parte combatteva a fianco dei nazisti e per il mantenimento della dittatura fascista. Le due cause si equivalgono? Le ragioni sono le stesse? Credo di aver detto una verità semplicissima sottolineando che il nostro debito di gratitudine va a chi combatté per la libertà. Il resto sono le chiacchiere propagandistiche di chi cerca sistematicamente da anni di mortificare e sminuire il significato della Resistenza e della Liberazione. Un gruppetto certo minoritario dentro il centrodestra, ma altrettanto certamente esistente. Altro che ‘fallo di reazione’ – conclude Variati –, quella foto dimostra che il mio discorso era giusto: c’è ancora chi rifiuta uno dei pilastri della nascita dell’Italia democratica, e cioè il rifiuto del fascismo e della dittatura. In questo 25 aprile tanti italiani hanno celebrato la Resistenza come riscatto della dignità di un popolo, altri hanno preferito farsi fotografare nel saluto romano: c’è altro da dire?”.

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