Città di Vicenza

20/04/2011

Vicenza Jazz, i concerti al Panic Jazz Café Trivellato

Destinata a fare da contraltare notturno ai concerti di prima serata nei teatri della sedicesima edizione del festival New Conversations – Vicenza Jazz, la programmazione del Panic Jazz Cafè Trivellato è ora finalmente definita nel dettaglio. Già annunciati da tempo nelle loro linee generali, i concerti selezionati da Luca Berton del Panic Jazz Club confermano le grandi aspettative che avevano suscitato sin dalle prime indiscrezioni e anzi aggiungono qualche notevole sorpresa.
Intanto un dato tecnico importante: quest’anno il Panic Jazz Cafè Trivellato sarà ospitato nei Chiostri di Santa Corona, e dunque non più come in passato al Teatro Astra. L’inizio dei concerti è previsto sempre per le ore 22 (ad eccezione del concerto di chiusura del 18 maggio, anticipato alle 21:30).
Quanto ai contenuti musicali, il Panic Jazz Cafè Trivellato si è decisamente ispirato al titolo dell’edizione 2011 di Vicenza Jazz, “New York New York”, interpretando questa ‘indicazione geografica tipica’ nella più sorprendente delle maniere. I Chiostri di Santa Corona vedranno infatti sfilare una serie di artisti statunitensi che rappresentano quanto di più effervescente sta accadendo sulla scena musicale della Grande Mela. Parliamo di giovani forze della musica afro-americana che hanno però già chiaramente occupato un posto di rilievo nel concertismo internazionale e che quindi saranno i punti di riferimento del jazz degli anni a venire. Ne è brillante esempio il trombettista Ambrose Akinmusire, che venerdì 6 maggio darà il via con il suo quintetto ai concerti del Panic Jazz Cafè Trivellato. Poi arriveranno altri artisti che stanno diventando dei fenomeni internazionali ma che in Italia sono di raro ascolto: il trio formato da Rachel Z (pianoforte), Omar Hakim (batteria), Solomon Dorsey (contrabbasso) (7 maggio); i quartetti del sassofonista Rudresh Mahanthappa (8 maggio) e del chitarrista Julian Lage (12 maggio).

Ma dagli States il Panic Jazz Cafè Trivellato porterà a Vicenza anche alcuni nomi ormai passati alla storia, veri capiscuola del jazz moderno. È il caso del batterista Joe La Barbera (celebre spalla di Bill Evans), che farà da special guest nel quartetto del bassista Martin Wind (9 maggio), e della superstar del contrabbasso Christian McBride (11 maggio, in quintetto). Ma l’evento culminante della programmazione del jazz club del festival vicentino sarà l’epilogo (il 18 maggio) con il quartetto all stars “James Farm”, formazione in cui il colosso del sax tenore Joshua Redman suona spalla a spalla con Aaron Parks (pianoforte), Matt Penman (contrabbasso) ed Eric Harland (batteria).

In mezzo a questa ricchezza di musica legata a New York, ci saranno però anche rappresentanti di altre geografie: il 13 maggio ai Chiostri di Santa Corona arriverà uno dei guru dell’avanguardia di Chicago, il trombettista Wadada Leo Smith, in un trio dalla composizione internazionale che comprende il batterista tedesco Günter “Baby” Sommer e il nostro Antonello Salis al pianoforte, entrambi esponenti di quelle avanguardie europee che hanno saputo confrontarsi proprio con le avanguardie storiche chicagoane di qualche decennio fa. Un altro incontro di culture sarà quello tra i percussionisti africani e i grandi solisti italiani (Pietro Tonolo, Giampaolo Casati, Roberto Rossi, Giancarlo Bianchetti) che danno vita al gruppo Dajaloo (14 maggio). Unica formazione interamente italiana del programma sarà il quartetto co-diretto dal giovanissimo pianista Alessandro Lanzoni e dal chitarrista Francesco Diodati (10 maggio), testimonianza di quanto il giovane jazz italiano sia attivissimo e possa stare sul piano della concorrenza internazionale.

Nel frattempo è in pieno svolgimento la prevendita per i concerti nei teatri di Vicenza Jazz. Sono già in via d’esaurimento i posti per i concerti al Teatro Olimpico della pianista Hiromi Uehara con l’Orchestra del Teatro Olimpico (11 maggio) e di Paolo Fresu con Daniele di Bonaventura e il Coro A Filetta (14 maggio). Un altro appuntamento che sta per raggiungere il tutto esaurito è lo spettacolo del 10 maggio al Teatro Comunale con Arturo Sandoval (assieme a Chico Freeman e i Guataca). Dato il numero limitato di biglietti ancora disponibili per queste tre serate, chi fosse interessato ad esse è decisamente consigliato di affrettarsi.

Ma anche altre serate stanno attirando grande attenzione, come quella con Steve Coleman e il trio Locke-Giuliani-Moroni (9 maggio, al Comunale) e quella di Uri Caine dedicata alla rilettura delle musiche di Mahler (8 maggio al Teatro Comunale), candidata ad essere forse l’autentico best seller artistico del programma di Vicenza Jazz 2011.

 

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