Città di Vicenza

18/04/2011

Le scuole superiori della città celebrano la Festa della liberazione, il sindaco Variati “Nulla vi verrà regalato, dovrete conquistarvi la vostra vita con la testa e con le mani, ma sono sicuro che sa

Una sala Stucchi gremita di studenti di alcune scuole superiori cittadine questa mattina per celebrare la Festa della Liberazione insieme con l’amministrazione comunale.
L’iniziativa si sviluppa da una recentissima deliberazione del consiglio comunale proposta da alcuni consiglieri della prima commissione affari costituzionali presieduta dall’avvocato Francesca Nisticò per mantenere viva la memoria e coinvolgere i giovani nella vita istituzionale del Comune.
L’incontro, a cui hanno partecipato la vicesindaco e assessore alle politiche giovanili Alessandra Moretti, la consigliere comunale Francesca Nisticò e alcuni assessori e consiglieri comunali, si è aperto con l’intervento di Matteo Conz, professore di istituzione di diritto pubblico dell’università di Padova.
Successivamente gli alunni rappresentanti delle scuole superiori cittadine Fogazzaro, Fusinieri, Lioy, Pigafetta, Piovene, Quadri e Rossi, che nei giorni scorsi hanno partecipato ad incontri preparatori per riflettere sulla carta costituzionale e sul significato della celebrazione del 25 aprile, hanno consegnato ai rappresentanti del Comune un documento con le loro riflessioni sulla Costituzione e le loro istanze (vedi allegato). Tra gli argomenti trattati la libertà di espressione, l’integrazione dei migranti, la cultura, le pari opportunità e il ruolo della donna nella società, la guerra, il futuro dei giovani.
Ha preso quindi la parola il sindaco Achille Variati: “Questa mattina, prima di raggiungervi, ho onorato una signora di 97 anni, che se ne è andata. Così facendo ho onorato un’intera generazione che ha affrontato la povertà nei nostri territori, le guerre mondiali e la successiva ricostruzione. Grazie a quelle generazioni di grandi e generosi lavoratori noi abbiamo la Vicenza e l’Italia di oggi. I grandi passi, le grandi trasformazioni sono stati fatti grazie al coraggio di alcuni uomini che hanno voluto trasformare un sogno in realtà. In realtà la democrazia, la libertà, l’uguaglianza sono ancora un sogno da conquistare – ha proseguito il sindaco di fronte alla platea degli studenti -. Per esempio, i cittadini diversamente abili hanno gli stessi nostri diritti, ma di fatto non è così perché devono affrontare ogni giorno numerose difficoltà come l’uso di marciapiedi non sono adeguati. Più si vuole rendere concreto il sistema dei diritti e dei doveri, più è necessario fare fatica, com’è faticoso spingere un peso su un piano inclinato, secondo la legge della fisica. Nulla vi verrà regalato, dovrete conquistarvi la vostra vita con la testa e con le mani. Non dovrete mai mollare. Siamo sicuri che questa generazione saprà rendere l’Italia migliore di oggi. Noi oggi stiamo facendo la nostra parte, sicuramente compiendo errori. Ci aspettiamo da voi che quel “pacco ideale dei diritti” da spingere su un piano inclinato, e che ricevete in una posizione già avanzata, voi possiate conservarlo, portarlo un po’ più su, cercando di reggerlo sempre, altrimenti scende di nuovo.”
“La convivenza con cittadini di tante nazionalità non è qualcosa da cui difendersi – ha continuato il sindaco Variati - ma un’opportunità da cogliere e rendere più viva di ciò che è. Mi aspetto che voi siate liberi dall’ideologia e che possiate essere cittadini del mondo.
Con il vostro coraggio non costruite una società di reticolati, ma una società in cui si parla, ci si confronta senza avere paura del diverso. Per questo è importante ricordare i simboli come la bandiera e dare un senso alla Costituzione, per non premettere a nessuno di toccare i principi costruiti sul sangue.”

 

 

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