Città di Vicenza

12/04/2011

Cleveland, interessanti opportunità per Vicenza grazie alle relazioni instaurate durante il viaggio in Ohio dalla delegazione vicentina capitanata dal sindaco Variati

Partito per Cleveland con qualche dubbio sulla possibilità di proseguire sulla strada del gemellaggio con una città così lontana, il sindaco Achille Variati è tornato ieri convinto che dai rapporti instaurati nei giorni scorsi in Ohio possano scaturire opportunità molto importanti per Vicenza.

Il soggiorno negli Stati Uniti della delegazione vicentina, del resto – che è costata poco più di mille euro, perché ospitata dalla città di Cleveland -, si è contraddistinto per intensità e concretezza, con giornate programmate anche con sei appuntamenti a partire dalle 7.30 del mattino.

Oggi pomeriggio tutta la delegazione al completo – il sindaco Variati, Federico Formisano, consigliere delegato ai gemellaggi, Maria Nives Stevan, consigliera dell’Ente Vicentini nel Mondo, Silvio Fortuna, presidente della Fondazione Studi Universitari di Vicenza, e il professor Claudio Ronco, direttore del Dipartimento di nefrologia, dialisi e trapianto renale dell’ospedale San Bortolo –, oltre al direttore generale dell’Ulss 6, Antonio Alessandri, ha fornito nella sala Stucchi di palazzo Trissino un resoconto dettagliato della trasferta oltreoceano, raggruppando i temi in base agli obiettivi dichiarati alla partenza: turismo, rapporti tra le università e rapporti tra le cliniche, cui si sono aggiunti a Cleveland economia e cultura-musica.

Turismo. “Con l’agenzia che promuove i viaggi dall’Ohio verso l’Europa, la ‘Positively Cleveland’ – ha esordito il sindaco -, ci siamo lasciati con l’impegno di organizzare reciprocamente un pacchetto turistico di 3-4 notti: loro per il Midwest, con punto di riferimento Cleveland, che è zona dei grandi laghi, al confine con il Canada e ad un passo dalle cascate del Niagara; noi per le “3 V”, ovvero Vicenza, Verona e Venezia, con pernottamento nella nostra città. Insieme svilupperemo quindi un accordo con una primaria compagnia aerea affinchè il pacchetto comprenda, oltre al pernottamento e agli spostamenti, anche il viaggio aereo”.

Università. “Durante il soggiorno la Fondazione Studi universitari di Vicenza ha formalizzato un accordo con la Cleveland State University – ha spiegato Silvio Fortuna - per promuovere gli scambi tra i rispettivi studenti, che potranno quindi frequentare i corsi nelle facoltà in comune: ingegneria ed economia. La realtà economica di Cleveland, del resto, ha alcune affinità con la nostra anche dal punto di vista ingegneristico, perchè loro si trovano vicino al distretto di Detroit e quindi a tutta la subfornitura legata alla produzione dell’auto”.

“Colgo l’occasione – ha quindi aggiunto Variati - per fare pubblicamente i complimenti al presidente della Fondazione, perchè Vicenza si appresta ad iniziare il prossimo ottobre i primi corsi di economia interamente in inglese sia per studenti italiani che stranieri, diventando quindi molto interessante anche dal punto di vista internazionale. È una novità che è stata assai apprezzata a Cleveland e che è stata alla base del protocollo d’intesa siglato, perchè altrimenti molto difficilmente gli studenti statunitensi avrebbero potuto frequentare i nostri corsi non conoscendo l’italiano”.   

Ospedali. “Dal 1996 – ha poi proseguito Variati - l’ospedale San Bortolo di Vicenza si è attrezzato con una reception in lingua inglese per via della presenza in città della base americana. Partendo da questo presupposto e dalle eccellenze ospedaliere vicentine riconosciute nel mondo, i contatti avuti durante il soggiorno con la clinica universitaria di Cleveland hanno portato alla stipula di un preaccordo per una collaborazione nell’ambito della ricerca, soprattutto per quanto riguarda i dispositivi e le tecnologie avanzate”. “Speriamo di portare medici e studenti specializzandi – ha dettagliato il professor Ronco - al di qua e al di là dell’oceano, a Vicenza e a Cleveland, per scambi culturali. Ma speriamo anche di poter offrire assistenza sanitaria reciproca attraverso accordi che stipuleremo con le assicurazioni. Le premesse per collaborare ci sono, anche perché i rispettivi risultati clinici si sono dimostrati piuttosto in linea”.

“Al giorno d’oggi più che spostare i malati con i ‘viaggi della speranza’ del malato – ha quindi voluto aggiungere Variati -, è importante incrementare piuttosto la collaborazione scientifica tra i medici e tra le ricerche, perché i protocolli onconlogici di un ospedale possono tranquillamente essere applicati anche in altri ospedali. E in questo ci vengono in aiuto i moderni strumenti di comunicazione come le videoconferenze”.

“Negli Stati Uniti – ha continuato il sindaco - ha inoltre suscitato un grandissimo interesse una macchina presentata dal professor Ronco, la ‘Carpe diem’, che è unica al mondo, perché serve per la dialisi dei neonati e dei bambini. È nata da una straordinaria sinergia tra esigenze mediche e capacità ingegneristiche ed è stata registrata nell’ospedale di Vicenza”.

“L’ospedale di Vicenza può confrontarsi tranquillamente con le università italiane e con le migliori cliniche americane – ha dichiarato Alessandri -, tant’è che contiamo ogni anno 7-800 ricoveri, oltre ai parti difficili, e tra le 1800 e le 2000 visite ambulatoriali di cittadini americani della base Usa. Lo stesso professor Ronco insegna negli Stati Uniti: è un’eccellenza che traina e fa da stimolo a tutta la struttura. Ringrazio quindi il sindaco Variati per averci permesso di partecipazione alla delegazione che è andata a Cleveland, perché ci ha permesso di esportare il nostro know-how e di instaurare scambi reciproci utili per noi, ma anche per gli altri”.

Economia. La delegazione ha avuto incontri con la BioEnterprise e con la Ohio Consultig, agenzie private che fanno incontrare la domanda e l’offerta tra aziende americane e straniere attraverso l’analisi delle esigenze di produzione e le caratteristiche economiche, finanziarie e produttive. “Si è aperta una finestra di grande interesse per il mercato del lavoro vicentino – ha spiegato il sindaco – perché grazie a queste realtà mediatrici, che da noi non esistono, aziende manifatturiere vicentine orientate all’innovazione e all’eccellenza possono essere messe in contatto con aziende americane. Passeremo pertanto tutti i contatti raccolti all’Associazione industriali di Vicenza affinché possa approfondire le relazioni”.

Cultura e musica. “In una città di 400 mila abitanti gli italiani a Cleveland sono il 5% e i vicentini ne costituiscono una minima parte, ma di grande qualità, perché sono uomini e donne di successo – ha spiegato Stevan -. Gli italiani incontrati mi hanno infatti offerto con entusiasmo la disponibilità ad aiutarmi a formare un circolo dell’Ente vicentini nel mondo anche a Cleveland, che andrà così ad aggiungersi ai 43 già attivati”.

“Perfino la visita di cortesia al museo del rock‘n’roll – ha aggiunto infine Formisano a riprova della pragmaticità del viaggio a Cleveland –, che è il più importante negli Usa per quanto riguarda la musica leggera, si è trasformata in un’opportunità di scambi di lezioni in inglese in videoconferenza tra giovani musicisti americani e vicentini”.

 

 

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