Città di Vicenza

08/04/2011

Presentato il bilancio 2010 della polizia locale. Dopo lo stop della Consulta approfondimenti su tre ordinanze sindacali

Dalla Pozza,"Attività esemplare sempre a fianco dell’utenza debole e contro i comportamenti incivili”

La tutela dell’utenza debole della strada, l’assestamento dei controlli elettronici nella ztl, la lotta ai comportamenti incivili, il presidio della zona di Campo Marzo rappresentano le attività che hanno maggiormente impegnato la polizia locale nel corso del 2010, senza contare la straordinaria azione di aiuto alla popolazione colpita a novembre dall’alluvione.

Questa mattina i dati che traducono in numeri un anno di lavoro sono stati illustrati nella sede del comando dall’assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza, con il comandante Cristiano Rosini e tutti gli ufficiali della polizia locale: “La loro presenza – ha premesso l’assessore - sta a significare l’importante lavoro corale e complesso che il comando svolge egregiamente a partire dall’impulso dell’amministrazione, con la quale opera all’unisono. Il comando, infatti, ha recepito in maniera esemplare gli indirizzi dati, impegnandosi in una pluralità di attività che si stanno spostando sempre di più verso la sicurezza urbana, fortemente richiesta dai cittadini”.

Le violazioni del codice della strada, nel corso del 2010, sono state 70.370, contro le 66.940 verbalizzate nel 2009.

Il 2010 è stato il primo anno nel quale sono state utilizzate per tutti 12 mesi le telecamere ai varchi della ztl: di qui l’incremento del 47% dei transiti abusivi, con 24.800 sanzioni contro le 16.886 del 2009, quando però l’occhio elettronico era stato acceso soltanto a partire dall’8 luglio.  “A distanza di un anno e mezzo dall’introduzione del sistema – ha commentato Dalla Pozza – rileviamo che gli ingressi abusivi in ztl non calano, malgrado le sanzioni contro le quali, peraltro, quasi nessuno ricorre”.

L’anno da poco concluso è stato anche quello nel quale gli agenti sono stati impegnati in modo sistematico nella tutela dell’utenza debole della strada e in particolare dei pedoni, dei disabili, dei genitori con passeggini e carrozzine, dei ciclisti, con controlli puntuali in particolare agli attraversamenti pedonali. Proprio per questo motivo risultano aumentate del 24% le sanzioni per sosta sui marciapiedi (1742 rispetto alle 1410 del 2009) e del 32% quelle per sosta abusiva su spazi riservati agli invalidi (808 rispetto alle 614 del 2009). Particolarmente sanzionato, sul fronte della sicurezza stradale, è stato anche il passaggio con il rosso: 149 le multe contro le 77 del 2009, con un incremento del 94%. In calo, invece, il superamento dei limiti di velocità (300 sanzioni, rispetto alle 326 del 2009), non perché gli automobilisti siano più disciplinati, ma perché la norma ha reso estremamente difficile l’accertamento di questa infrazione.

Sempre serrati, infine, i controlli per scoraggiare la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (158 le sanzioni, pari al 10% in più del 2009), l’uso del cellulare al volante (1240 multe contro le 1286 del 2009) e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (1311 sanzioni rispetto alle 1320 del 2009).

In linea con gli incassi dell’anno scorso, la previsione di introiti da multe nel nuovo bilancio, si attesta sui 3 milioni e 395 mila euro, cifra che rischia una riduzione per mancati incassi dalle ordinanze sindacali messe in discussione dalla Consulta. La presentazione dell’attività della polizia locale è stata infatti anche l’occasione per una riflessione sul pronunciamento della Corte Costituzionale contro la norma che affida ampi poteri di ordinanza ai sindaci: “Aspettiamo risposte – ha ribadito l’assessore - come del resto tutti gli altri Comuni d’Italia. Non con i tempi del Parlamento, però. Ci aspettiamo infatti un cambio di marcia velocissimo, perché i cittadini sono abituati a venire da noi a chiedere risposte che non possiamo più dare se ci vengono tolti gli strumenti per intervenire”.

Sono tre le ordinanze interessate allo stop della Consulta: quella contro la prostituzione dell’agosto del 2008, quella sul bivacco dei nomadi del novembre dello stesso anno e quella sulla mendicità dell’aprile del 2009, così come l’annunciata nuova ordinanza contro la prostituzione il cui presupposto giuridico era proprio la legge bocciata dalla Corte Costituzionale.

“La strada che stiamo cercando di percorrere – ha aggiunto Dalla Pozza - è quella dell’inserimento dei contenuti delle ordinanze nei regolamenti, ma come prima cosa faremo tutti gli approfondimenti del caso, perché vogliamo che tale percorso sia giuridicamente  sostenibile. A differenza di molti altri Comuni noi abbiamo scelto di usare le ordinanze sindacali con parsimonia, tanto che sono solo tre i provvedimenti a rischio. Tutte le ordinanze emesse sono sempre state accuratamente valutate in tutti gli aspetti di legittimità. A volte ci siamo anche rifiutati di raccogliere le sollecitazioni emotive della popolazione perché non c’erano i presupposti giuridici della richiesta. Ora va chiarito un dubbio: se la Consulta contesta una sorta di diritto comunale diverso da luogo a luogo, i regolamenti, benché approvati dal consiglio e non dal sindaco, potrebbero avere lo stesso tipo di problema. Per questo sarà opportuno interpellare, tramite la prefettura, il ministero dell’interno e gli uffici legislativi del governo e del parlamento. Quel che è certo è che le esigenze dei cittadini rimangono. Mi auguro che sia il parlamento a fare una riflessione definitiva, a partire dal tema della prostituzione sulla strada, che vanta 300 disegni di legge presentati nelle ultime due legislature senza mai essere discussi in commissione”.

Significativi, non a caso, sono i numeri del 2010 che riguardando le ordinanze sindacali contro i comportamenti incivili e molesti, “Alla faccia – è stato il commento di Dalla Pozza – di chi ci ha accusato di aver messo in congelatore questi provvedimenti”. 733, infatti, sono state le sanzioni per violazione delle norme contro l’accattonaggio, con un incremento del 194% rispetto al 2009 quando erano state 278; 242 sono state le multe per l’ordinanza antialcol, il 69% in più del 2009 che aveva visto 143 sanzioni; in aumento anche i casi di ubriachezza molesta (70 sanzioni rispetto alle 46 del 2009) e contro chi bivacca (62 multe contro le 43 del 2009). In calo, invece, le multe per violazione dell’ordinanza contro la prostituzione: sono state 168 rispetto alle 271 del 2009.

“L’anno scorso – ha ricordato l’assessore – è stato l’anno in cui abbiamo intensificato i nostri sforzi sull’area di Campo Marzo. Un impegno che continua anche oggi in modo stabile, con una pattuglia al mattino e una al pomeriggio in servizio a piedi e il contatto quotidiano con i molti esercenti della zona per monitorare esigenze e problemi”.

Nel corso del 2010 la polizia locale è stata inoltre occupata in modo consistente anche nei controlli notturni dei locali, anche in stretta collaborazione con le altre forze dell’ordine, come nel caso operazioni congiunte di viale San Lazzaro: 64 sono stati i pubblici esercizi multati per rumori, 14 quelli per apertura oltre l’orario consentito, 127 per altre irregolarità.

Imponenti infine, tra i tanti dati disponibili e il moltissimo lavoro “dietro le quinte”, i numeri relativi alle telefonate smistate dalla centrale operativa: nel 2010 sono state 154.930 contro le 122.099 dell’anno precedente, con un’impennata relativa ai giorni post alluvione, quando il centralino della polizia locale si è trasformato in un vero e proprio call center dell’emergenza. “In quei giorni il personale di contrà Soccorso Soccorsetto – ha ricordato l’assessore - si è particolarmente distinto, meritando anche un encomio del sindaco, per la presenza continuativa, lavorando anche 24 ore di fila senza risparmiarsi”.

“L’amministrazione comunale – ha concluso Dalla Pozza - è estremamente soddisfatta dell’attività del corpo di polizia locale che ha saputo dare il massimo pur in una situazione di difficoltà continua determinata dal depauperamento delle risorse economiche ed umane. Nel 2010 abbiamo inserito 7 nuovi agenti, ma qui in 123 fanno il lavoro di 152. Non solo: quest’anno potremo contare su “Strada  amica”, l’ultimo progetto finanziato dalla Regione, ma il taglio del 92% delle risorse sulla sicurezza da parte della Regione Veneto metterà alla carità gran parte dei Comuni, Vicenza compresa. Senza risorse aggiuntive non si va da nessuna parte. Il ministro Maroni e l’assessore Giorgetti dovrebbero cominciare a preoccuparsi davvero”.

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