Città di Vicenza

08/04/2011

A Dire Poesia, il candidato premio nobel per la letteratura Adam Zagajewski

Dopo le voci di Meena Alexander, Fabio Pusterla, John Akpata, Jacques Roubaud e Piergiorgio Odifreddi, un’altra figura illustre della cultura mondiale nobiliterà il prossimo appuntamento di Dire poesia, il mosaico di incontri con i grandi nomi della poesia contemporanea promosso dal Comune di Vicenza - Assessorato alla Cultura e da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e con l’Officina arte contemporanea di Vicenza, per la cura di Stefano Strazzabosco.

Martedì 12 aprile (ore 18.00) sarà ospite all’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza per una lettura commentata delle proprie opere Adam Zagajewski, poeta, scrittore e saggista polacco, già candidato al Premio Nobel per la Letteratura e tra le voci più alte della letteratura contemporanea mondiale.

Nato in Ucraina, ma di origine polacca, Zagajewski ha vissuto in Slesia e poi a Cracovia, dove si è laureato alla Jagiellonian University; ha quindi partecipato attivamente ai movimenti letterari dissidenti, divenendo uno dei poeti guida della Generazione del ’68, chiamata “Nowa fala” (Polish New Wave). Costretto all’esilio dalle leggi marziali del 1981, Zagajewski ha riparato a Parigi, vivendo tra la capitale francese, dove è stato condirettore della “Zeszyty Literackie” (“Rivista letteraria”), e il Texas, dove ha insegnato all’Università di Houston. Nel 2002 ha poi fatto ritorno in Polonia, continuando però nel ruolo di docente all’Università di Chicago nell’Illinois.

Ha pubblicato numerosi volumi di poesie e saggi, tradotti in molte lingue  e meritevoli di riconoscimenti quali il Kurt Tucholsky Prize, il Prix de la Liberté e il Guggenheim Fellowship. Nel 2004 ha vinto il Neustadt International Prize for Literature.

Martedì 12 aprile, l’opera di Adam Zagajewski verrà introdotta da Stefano Strazzabosco, curatore di Dire poesia.
L’ingresso alla serata è libero.

Dal 21 marzo al 27 maggio 2011, Dire poesia rilancia l’invito ad ascoltare la parola poetica letta dai poeti: nelle sue varie forme, nelle diverse lingue, negli stili propri di ciascuna voce. I versi degli ospiti di Dire poesia sono famosi nel mondo, anche se in Italia devono ancora trovare il riconoscimento che meritano: per questo, anche la nuova edizione è stata pensata nel segno del dialogo tra le arti e della pluralità delle voci e delle esperienze poetiche, in continuità con la linea tracciata negli anni da una idea originale dell’assessore alla Cultura di Vicenza Francesca Lazzari e dell’indimenticata responsabile dei Beni Culturali di Intesa Sanpaolo Fatima Terzo. L’itinerario di quest’anno, in particolare, si svolge nel segno del rapporto lingua madre/lingua acquisita.

Ad impreziosire la rassegna ci saranno le stampe di Giovanni Turria dell’Officina arte contemporanea: dai torchi a caratteri mobili dell’Officina usciranno dei piccoli biglietti contenenti frammenti di poesie degli autori in programma, che saranno distribuiti in alcuni caffè del centro, e le plaquettes con un componimento inedito dei poeti ospiti, che saranno donate al pubblico che parteciperà alle letture.

Adam Zagajewski
Adam Zagajewski, poeta, scrittore e saggista, è una delle voci più alte della letteratura contemporanea e uno dei maggiori poeti polacchi viventi. Nato a Leopoli (Ucraina) nel 1945, poco dopo la sua nascita la sua famiglia venne deportata in Polonia, di cui era originaria. Trascorsa l’infanzia a Gliwice (Slesia) e a Cracovia, dove si è laureato in Psicologia e Filosofia presso la Jagiellonian University, ha partecipato attivamente ai movimenti letterari dissidenti, divenendo uno dei poeti guida della Generazione del ’68, chiamata della “Nowa fala” (Polish New Wave). Costretto all’esilio dalle leggi marziali del 1981, il poeta si rifugiò a Parigi, vivendo tra la capitale francese, dove è stato condirettore della “Zeszyty Literackie” (“Rivista letteraria”), e il Texas, dove ha insegnato all’Università di Houston.  Nel 2002 è ritornato in Polonia. Attualmente risiede tra Cracovia e l’Illinois, dove insegna presso l’Università di Chicag. Ha pubblicato numerosi volumi di poesie e saggi, tradotti in molte lingue. Derek Walcott ha detto della sua poesia: “Le sue parole ti entrano dentro piano piano. È una voce quieta all’angolo dell’immensa devastazione di un secolo oscuro, più intima di quella di Auden, cosmopolita come quella di Milosz, Celan, Brodskij”. Gran parte della sua poesia è stata raccolta in Wiersze wybrane (Selected Poems, Cracovia 2010). Tra le sue opere in prosa, si ricordano Cieplo, zimno (Warm and Cold, Varsavia 1975) e Cienka kreska (Thin Line, Cracovia 1983). Tra i lavori di saggistica, Swiat nie przedstawiony (The Unpresented World, Cracovia 1974), Solidarnosc i samotnosc (Solidarity and Solitude, Parigi 1986 e 2002), Obrona zarliwosci (In Defence of Fervour, Cracovia 2002), Poeta rozmawia z filozofem (The Poet Talks to the Philosopher, Varsavia 2007). Zagajewski è noto, in particolare, per il poema Try to Praise the Mutilated World, uscito a puntate sul quotidiano statunitense “The New Yorker” dopo l’11 settembre 2001, oltre che per le sue pubblicazioni sul poeta connazionale Czeslaw Milosz (Premio Nobel per la Letteratura nel 1980). Più volte candidato al Nobel, ha vinto prestigiosi premi letterari, tra cui il Berliner Kunstlerprogramm Fellowship (1979), il Kurt Tucholsky Literary Prize (1985), il Prix de la Liberté (1987), il Guggenheim Fellowship (1992), il Vilenica International Literary Prize (1996), il Konrad Adenauer Foundation Prize (2002), il Neustadt International Prize for Literature (2004), il Czeslaw Milosz Prize (2008) e il Premio Europeo di Poesia, ideato e diretto da Paolo Ruffilli (Treviso, 2010). Le opere di Zagajewski sono in corso di pubblicazione da Adelphi. Sue poesie, in Italia, sono apparse nelle antologie Poesia polacca contemporanea (a cura di Irena Conti, Editori riuniti, Roma 1977) e “Nowa fala”. Nuovi poeti polacchi (a cura di Giorgio Origlia, Guanda, Milano 1981), nonché in riviste (“Il Majakovskij”, n. 15, 1994; “Poesia” n. 183). L’anno scorso le Edizioni del Leone hanno pubblicato la raccolta La ragazzina di Vermeer (traduzione di P. Malavasi, Venezia 2010). In Italia sono stati pubblicati anche Polonia: uno Stato all'ombra dell'Unione Sovietica (Marietti, Casale Monferrato1982) e  Tradimento (traduzione di Valentina Parisi, Adelphi, Milano 2007).

L’ingresso a tutti gli appuntamenti di Dire poesia è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per informazioni:
assessorato alla Cultura
tel. 0444222114 – 0444222101 
infocultura@comune.vicenza.it

Beni culturali - Intesa Sanpaolo
tel. 800.201.782 - beniculturali@intesasanpaolo.com

http://direpoesia.wordpress.com/

 

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.