Città di Vicenza

06/04/2011

Il Comune si dota di un regolamento “a tutto tondo” per il benessere degli animali, Dalla Pozza: “Sanzioni inasprite per chi li maltratta e non raccoglie i bisogni dei cani per strada”

“Abbiamo realizzato il testo unico del Comune di Vicenza per la tutela e il benessere degli animali. Dai cani, ai gatti, agli animali esotici, dalla tenuta delle gabbie al trasporto degli equini, ora abbiamo un regolamento a tutto tondo che ci consente di agire in modo più efficace su una materia sentita da una larghissima parte della popolazione”. Così l’assessore all’ambiente Antonio Dalla Pozza ha definito il primo Regolamento comunale interamente dedicato agli animali. Il documento è stato elaborato da uno staff tecnico coordinato dall’ufficio igiene e sanità pubblica del settore ambiente che ha coinvolto esperti del servizio veterinario dell’Ulss 6, della polizia provinciale e locale, dell’Enpa. Oggi, dopo una lunga gestazione, il provvedimento ha ricevuto il via libera della giunta che lo ha inviato al consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

“Redigere questo regolamento - ha spiegato l’assessore - è stato un lavoro lungo e complesso perché abbiamo voluto coinvolgere anche gli altri enti interessati alla materia con l’obiettivo di costituire la summa delle molte leggi ed ordinanze che la regolano. Il risultato è un provvedimento lungimirante, che si occupa in modo approfondito del benessere dell’animale. In sostanza, non ci siamo limitati ad un atteggiamento passivo che vieta il maltrattamento degli animali, ma abbiamo voluto introdurre atteggiamenti propositivi. Poiché questo è un tema che suscita grandissima sensibilità nei cittadini, la stessa presenza dell’Enpa nello staff tecnico è stata voluta dall’amministrazione proprio per evitare che il lavoro si limitasse soltanto ad una fredda trasposizione di norme”.

Tra gli argomenti di maggior interesse trattati nei 40 articoli che compongono il regolamento c’è senz’altro quello dedicato alle disposizioni per i proprietari dei cani: “L’introduzione delle aree per lo sgambettamento promossa da questa amministrazione – ha ricordato l’assessore - ha consentito di trattare in modo nuovo la normativa che riguarda l’accesso alle aree verdi, regolamentando in modo differente quelle con aree per i cani e quelle che ne sono prive. Nel regolamento, tra l’altro, entra in via definitiva il divieto di ingresso dei cani nei parchi gioco”.

Anche sul fronte delle sanzioni ci sono delle novità, con inasprimenti delle multe sia per i comportamenti scorretti dei proprietari degli animali, sia nel caso di maltrattamenti. “Per chi non raccoglie immediatamente le deiezioni prodotte dal proprio cane  – ha esemplificato Dalla Pozza – questo regolamento triplica la sanzione, che passa da 50 a 150 euro. Contestualmente, però, il provvedimento semplifica la dotazione richiesta al proprietario: non gli si chiede più sacchetto e paletta, ma che sia dotato di strumentazione idonea, anche un semplice fazzoletto, purché intervenga subito. Con Valore Ambiente, a questo proposito, stiamo mappando i punti della città dotati di dispenser e stiamo valutando dove introdurne di nuovi, ad esempio lungo le piste ciclabili”. L’anno scorso le sanzioni a proprietari di cani sono state circa una decina in aree aperte al pubblico ed aree pubbliche dove la cartellonistica indica il divieto di portare gli animali. E’ stato però proprio in conseguenza ad alcune multe che, valutate le effettive necessità dei proprietari di cani e i loro suggerimenti, l’amministrazione ha deciso di realizzare aree loro dedicate e di modificare, dove possibile, le disposizioni più restrittive.

Quanto alle multe per chi maltratta gli animali, esse potranno arrivare fino a 450 euro. Anche l’accattonaggio fatto sfruttando gli animali, ad esempio esponendo i cuccioli, ora è normato e sarà sanzionato in maniera più pesante rispetto alla semplice questua.

Per quanto riguarda i circhi, il regolamento richiama la disciplina nazionale, continuando a permetterne lo svolgimento sul territorio comunale. “Anche in questo caso – ha precisato Dalla Pozza – abbiamo però deciso di inasprire tutte le sanzioni che riguardano il maltrattamento degli animali utilizzati o esposti e saremo particolarmente rigorosi nei controlli”.

Il regolamento non si occupa, invece, dell’accesso ai negozi privati: “Dopo un confronto con il ministro Brambilla – ha ricordato Dalla Pozza - l’Anci ha di recente elaborato su questo tema una proposta di ordinanza recepita soprattutto da Comuni ad altissima vocazione turistica con il problema di rispondere alle esigenze di chi va in villeggiatura con il cane. Per quanto ci riguarda, una volta approvato il regolamento avvieremo un confronto con le associazioni dei commercianti. Non ci interessa, infatti, produrre un’ordinanza impositiva, ma condividere con gli esercenti una qualche forma di attenzione, come ad esempio un bollino da riservare ai negozi amici degli animali”.

Per i luoghi aperti al pubblico e gli uffici pubblici, infine, vale ancora l’ordinanza ministeriale che prevede l’ingresso, quando concesso, del cane, purché dotato di museruola e guinzaglio. “All’ufficio anagrafe – ha ricordato l’assessore - ci sono delle vetrofanie che spiegano proprio questo tipo di precauzioni”.

In seguito all’entrata in vigore del regolamento sarà rivista anche la cartellonistica dei parchi, che illustrerà come e cosa si può fare e, laddove possibile, indicherà come rapportarsi alla fauna presente nel parco. “La polizia ambientale – ha specificato Dalla Pozza - proseguirà con i controlli, girando in borghese all’interno delle aree verde e dei parchi pubblici. La speranza è però che il Veneto segua presto l’esempio di molte altre Regioni, istituendo il corpo delle guardie volontarie ecologiche con poteri di pubblico ufficiale nell’accertamento di infrazioni regolamentari. Sono moltissime le persone che sarebbero disponibili a darci una mano”.

Il regolamento prevede inoltre l’istituzionalizzazione della figura della “gattara” che accudisce le colonie feline, protette per legge: “In città abbiamo censito 250 colonie – ha detto l’assessore – . Ora, con l’aiuto delle associazioni che promuovono la salute degli animali, andremo a formare le persone che si occupano di questi animali, rilasciando una sorta di patentino al termine di corsi indispensabili per apprendere nozioni di sanità, alimentazione animale ed igiene pubblica”.

Novità in arrivo, infine, anche per quanto riguarda la lotta al fenomeno degli abbandoni: “Stiamo chiedendo dei preventivi di spesa – ha annunciato l’assessore - per l’acquisto di apparecchiature per il controllo dei microchip. Ovviamente ne sono tutti sprovvisti i circa 200 cani abbandonati ogni anno nel territorio dell’Ulss 6. Solo grazie alle continue adozioni promosse dall’Enpa questi animali riescono a trovare posto nel canile. Andare a controllare prima se i proprietari li hanno correttamente registrati significa contrastare all’origine l’abbandono, abbattendo tra l’altro il costo di gestione del canile, spartito tra i Comuni dell’Ulss e pari a 120 mila euro all’anno”.

 

 

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