Città di Vicenza

06/04/2011

Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza: 5.800 visitatori il 17 Marzo 2011, Giornata del Tricolore

Nel giorno più importante delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza ha registrato un’affluenza di 5.810 persone che, ininterrottamente dalle 9 di mattina alle 19, sono entrate nell’istituto museale e hanno spesso atteso ordinatamente di poter proseguire la visita nelle sale più affollate, quelle delle battaglie risorgimentali e dell’unificazione al Regno d’Italia.

Escluso il Museo Centrale del Risorgimento all’Altare della Patria di Roma, dove non è stato possibile tenere una rilevazione degli ingressi per la concomitanza delle celebrazioni nazionali alla presenza del Capo dello Stato, il Museo del Risorgimento di Vicenza è stato il museo storico più visitato d’Italia.

Da una statistica elaborata raccogliendo i dati relativi all’utenza nella giornata di giovedì 17 marzo dei principali musei del Risorgimento italiani, emerge in modo diffuso il dato di una straordinaria affluenza. Si è trattato di un evento inaspettato e sorprendente: i grandi numeri - assolutamente al di sopra della media - hanno gratificato tutti i musei da Trento a Palermo, da Torino (dove per l’inaugurazione di sabato 19 il Museo Nazionale del Risorgimento ha calcolato per la riapertura la presenza di oltre 4 mila persone) a Castelfidardo in provincia di Ancona, passando per Padova, Genova, Trieste, Reggio Emilia, Milano, Ferrara e Bergamo.

“La grande partecipazione di folla ai musei del Risorgimento – dichiara l’assessore alla cultura, Francesca Lazzari - può essere interpretata, dicono negli uffici degli Istituti, come una volontà espressa dai tanti visitatori di prender parte ad una sorta di rito, che si è manifestata con l’omaggio ai protagonisti dell’epopea risorgimentale e ha rappresentato una sottolineatura forte al significato del Risorgimento come processo storico in cui ha trovato la sua libera formazione l’unificazione del Paese”.

Già dall’orario di apertura delle 9, al Museo di Villa Guiccioli, visitabile gratuitamente come tutte le altre sedi museali del Risorgimento delle principali città italiane, decine e decine di persone aspettavano di poter entrare nelle sale; per tutta la giornata è continuato il flusso di visitatori di tutte le età: moltissimi vicentini ma anche turisti e gruppi provenienti da altre località della provincia e del Veneto, famiglie soprattutto, ma anche giovani, anziani accompagnati dai nipoti, visitatori singoli, semplici curiosi ed appassionati di storia.

Nella classifica dei musei storici italiani il museo del Risorgimento di Vicenza, tra i 25 interpellati, ha distanziato di oltre 1.000 presenze l’Istituto risorgimentale del Caffè Pedrocchi di Padova e di quasi 1.800 ingressi il Museo Nazionale di Torino, superando di gran lunga città dove esistono istituzioni importanti e di grande tradizione.

“È un motivo di soddisfazione e di orgoglio per l’amministrazione comunale di Vicenza – commenta Lazzari - che annovera nel proprio sistema museale civico uno straordinario patrimonio di raccolte, tra le più importanti della storia del Risorgimento nazionale, ma soprattutto la conferma di scelte di politica museale indovinate, maturate nel corso degli anni e proseguite anche in tempi di limitate risorse”.

Oltremodo significativo, il record di affluenza del 17 marzo si inserisce in un trend di crescita che negli ultimi mesi ha visto aumentare in modo rilevante le adesioni anche da  parte del mondo della scuola, con visite guidate e richieste di laboratori didattici.

 

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