Città di Vicenza

30/03/2011

Il sindaco Variati sul registro dei testamenti biologici: “Solo una legge può fare la doverosa chiarezza”

Questa mattina alcuni rappresentanti dell’associazione “Luca Coscioni” hanno protocollato in Comune i rispettivi testamenti biologici per protestare contro la mancata istituzione del registro comunale. La delegazione è stata quindi ricevuta dal presidente del consiglio comunale Luigi Poletto che ha annunciato di aver chiesto ai presidenti delle commissioni consiliari Affari istituzionali e Servizi alla popolazione di approfondire nuovamente la tematica. In particolare, in assenza di una specifica legge, il presidente ha chiesto di analizzare un parere dell’Anci che suggerirebbe ai Comuni di raccogliere dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà con le quali i cittadini comunichino di aver depositato i testamenti biologici presso terzi. “Come esiste una legge chiara sull’istituzione e la tenuta del registro della cremazione – ha commentato su questo tema il sindaco Achille Variati – in virtù e a norma della quale l’amministrazione conserva la dichiarazione di chi comunica di voler essere cremato, anche sul registro dei testamenti biologici sono convinto sia necessaria una legge che chiarisca cosa si deve fare. Solo ciò rende legittima e indiscutibile una dichiarazione. In assenza di una normativa, qualsiasi accoglimento dell’espressione della volontà dei cittadini non ha certezza di esito, compresa la raccolta delle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà che certificano al massimo la data in cui vengono consegnate, senza obbligare nessuno a tener successivamente informato il Comune... In conclusione, non ho un parere negativo sull’iniziativa, perché non posso che rispettare la volontà individuale sul fine vita, ma dobbiamo essere chiari sull’assolta aleatorietà dei meccanismi fino a qui individuati. Ben venga, comunque, un ulteriore approfondimento, che intendo fare anch’io in sede di Anci nazionale, non escludendo la possibilità di attivare questa strada purché siano chiari a tutti i suoi limiti. Auspico però che sia il parlamento ad indicare finalmente una soluzione chiara e definitiva per questa legittima esigenza”.

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