Città di Vicenza

16/03/2011

Ore 13.30 - Stato di allarme: cittadini a rischio avvisati con sms e con megafoni. In distribuzione i sacchi di sabbia a partire dalle 5 zone più a rischio

“Sole 12 ore di pioggia e siamo stati costretti a diramare lo stato di allarme: ciò fa capire quanto questo significhi in termini di necessità urgentissima di realizzare i bacini di laminazione a nord della città”. Queste le amare parole del sindaco Achille Variati che, dopo aver annunciato l’allarme, con l’assessore alla protezione civile Pierangelo Cangini si appresta a rientrare nella riunione permanente del Coc, il Comitato operativo comunale, attivato per gestire l’ennesima emergenza alluvione.

Alle 12.40, dopo una mattinata di monitoraggi, ha ricevuto la telefonata dell’ingegner Roberto Tonellato, responsabile del centro funzionale decentrato della Regione Veneto, che gli ha anticipato la decisione di dichiarare, per l’area di Vicenza, non solo l’allarme idrogeologico, ma anche quello idraulico.

Di qui l’avvio della procedura di allerta della popolazione a rischio, cioè di quella colpita dall’alluvione dello scorso novembre, con l’invio di circa 3000 sms e l’attivazione di sei squadre della polizia locale e di uomini della protezione civile che si stanno occupando di avvisare con megafoni e comunicazioni “porta a porta” chi vive e lavora nelle zone critiche, da quelle a nord della città, a ponte degli Angeli, fino a Debba. Questo il testo dei messaggi: ““Regione dichiara stato ALLARME per fiumi Vicenza. Vi invitiamo a mettere preventivamente in sicurezza persone e cose, specie da interrati. Info: 0444545311.”

Contemporaneamente è stato disposto che il personale di Aim cominci a distribuire i sacchi di sabbia alla popolazione, a partire dalle cinque zone più a rischio: piazza XX Settembre, piazza Araceli vecchia, via Brotton/viale Ferrarin, il parcheggio del supermercato Pam in viale Trento, il piazzale davanti alla chiesa di Debba.

Anche per il teatro Olimpico sono scattate le procedure straordinarie di sicurezza, mentre per le scuole della “zona rossa” aperte anche nel pomeriggio si sta valutando in questi minuti un’eventuale chiusura anticipata.

A preoccupare il Comune, oltre alla comunicazione di allerta idraulica lanciata dalla Regione che obbliga l’attivazione della procedura di allarme per la popolazione, c’è ovviamente il progressivo innalzamento del livello del Bacchiglione, che alle 13 ha raggiunto quota 4 metri e 64 a Ponte degli Angeli, e i dati che arrivano da Torrebelvicino dove il Leogra misurava 1 metro e 40 verso le 12, superando di una ventina di centimetri il livello critico per Vicenza.

Già numerose le segnalazioni di fuoriuscita di acqua dai fossati all’incrocio tra strada delle Cattane e strada del Biron (circa 15 centimetri di acqua in carreggiata), lungo stradone Ambrosini, dove inizia ad uscire l'acqua in corrispondenza del ponticello al confine con Monteviale, all’incrocio tra strada di Bertesina e via Aldo Moro, in strada Pelosa. Situazioni a rischio anche ai Ponti di Debba e alle scuole di Anconetta. Tutti ancora percorribili, invece, i sottopassi cittadini: a quello dello Stadio, in via cautelativa, è stata attivata una pompa aggiuntiva.

Rincuorano, infine, le previsioni del tempo, che indicano una tendenza al miglioramento nel tardo pomeriggio e in serata. “Ma l’esperienza ci insegna – ha ricordato il sindaco – che da quando comincerà a calare l’acqua a nord e in particolare a Torrebelvicino, passeranno 3 ore e mezza prima che il beneficio si registri anche in città”.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.