Città di Vicenza

10/03/2011

Consiglio comunale in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia

Lo hanno annunciato questa mattina a Palazzo Trissino il presidente del Consiglio comunale Luigi Poletto e i capigruppo consiliari Federico Formisano (Partito democratico), Marco Appoggi (Variati Sindaco), Cinzia Bottone (Vicenza libera-No Dal Molin) e Gianpaolo Giacon (Vicenza capoluogo in sostituzione di Filippo Zanetti).
“Questo Consiglio comunale è una forma di tributo di Vicenza a se stessa visto che le è stata conferita la prima medaglia d’oro al valor militare proprio per l’eroica resistenza sostenuta nei confronti degli austriaci nel maggio e nel giugno del 1948 – spiega il presidente del Consiglio comunale.
Occorre partire dalla vicende risorgimentali per dare adeguata risposta alla vulgata antirisorgimentale che desta preoccupazione e che è fortemente mistificatoria. E’ vero che la retorica risorgimentalista è spesso stucchevole, ma è vero che anche la retorica antirisorgimentalista suona vagamente distorcente dei fatti storici. Il nostro Risorgimento ha significato una triplice rivoluzione: nazionale, perché abbiamo raggiunto l’autodeterminazione come nazione italiana e stato, borghese perché nell’epoca dell’industrializzazione ha consentito l’affermarsi di nuovi ceti, e laica contro il neotemporalismo della chiesa cattolica.
Non dovremmo chiederci “perché l’Unità d’Italia?”, ma “cosa sarebbe stato dell’Italia sotto il profilo storico e politico se non avessimo raggiunto l’unità?”. L’Italia sarebbe stata spazzata via, preda dei grandi aggregati statuali imperialisti e nazionalisti. Il Risorgimento, in realtà, ci ha fatto entrare nella modernità della rivoluzione francese, del razionalismo illuminista, dei grandi valori, della tutela dei diritti e della dignità delle persone e nella modernità del principio di libertà come elemento di emancipazione dei popoli e delle persone, nell’ansa della giustizia come orizzonte di trasformazione.
Dal mio punto di vista l’unità d’Italia è una necessità storica. Noi abbiamo un sentimento nazionale debole, in realtà proprio in questa fase in cui l’Italia appare frantumata e in cui c’è molta incertezza sul futuro occorre riscoprire una sorta di religione civile che sta nelle vicende risorgimentali e nel patriottismo della nostra costituzione. Bisogna abituare le giovani generazioni a riscoprire valori laici e repubblicani che possono essere al centro di una nuova identità nazionale”.
Il Consiglio comunale di lunedì 14 marzo prevede un intervento del presidente del Consiglio comunale Luigi Poletto seguito dalla prolusione del professore Giovanni Luigi Fontana, direttore del dipartimento di storia dell’Università di Padova, ordinario di storia economica, membro del sento accademico, con all’attivo oltre 150 pubblicazioni; presiede gruppi di lavoro nazionali ed internazionali, conoscitore della storia economica e politica, darà una lettura delle vicende risorgimentali a partire dal Veneto ricontestualizzato nella nostra realtà.
“E’ la persona più accreditata dal punto di vista scientifico e maggiormente accessibile perché residente a Schio – sottolinea Poletto.”
“Ci sarà poi un momento dedicato al dibattito con capigruppo e consiglieri, come di consueto, e infine le conclusioni del sindaco. Tra il pubblico saranno presenti anche alcune scolaresche. – conclude Poletto -. Ci sarà la possibilità di presentare anche un ordine del giorno, auspico un ordine del giorno unitario. Si tratta quindi di un occasione per riflettere insieme alla città sul valore e significato di questa celebrazione, un modo per guardare anche al futuro della patria.
Inoltre durante la seduta dei capigruppo si è deciso che il gettone di presenza potrà essere devoluto per sostenere una delle iniziative organizzate per i 150 anni.

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