Città di Vicenza

08/03/2011

L’ostello olimpico è tornato a regime dopo l’alluvione di Ognissanti. Oggi l’inaugurazione dei locali ristrutturati al piano terra

Appena quattro mesi fa era invaso da 120 centimetri di acqua e fango. Oggi, non solo non c’è alcuna traccia del disastro, ma appare addirittura più bello ed accogliente. Il piano terra dell’Ostello olimpico che si affaccia su piazza Matteotti, ristrutturato dai danni per 145 mila euro causati dall’alluvione dell’1 novembre scorso, è stato inaugurato oggi alla presenza dell’assessore comunale al turismo Massimo Pecori, dei presidenti regionale e locale dell'Associazione italiana alberghi per la gioventù, Antonio Giorio e Bruno Lucatello, e del presidente Fidas di Vicenza, Giuseppe Munaretto, per il contributo di 10 mila euro che l’associazione donatori sangue ha donato a Vicenza appositamente per l’ostello.  

L’alluvione aveva reso inutilizzabili tutti i locali del piano terra dell’immobile comunale, tra cui la sala colazioni, la sala tv, la saletta riunioni e la cucina ad uso degli ospiti. Al conto si sono poi presto aggiunti anche i danni al cuore tecnologico dell’Ostello, ovvero la centrale e l’impianto elettrico, l’ascensore e l’impianto di riscaldamento, oltre ad arredi, pavimenti, muri e alloggio del gestore, andato completamente distrutto.

Ciononostante l’ostello è rimasto inattivo per sole 60 ore dopo l’alluvione, grazie all’immediato soccorso ed aiuto che la protezione civile e i volontari hanno assicurato per liberare i locali dall’acqua, dal fango e dalle macerie. Il mese di novembre è stato quindi molto difficile per l’Associazione italiana alberghi per la gioventù (Aig), cui è stata affidata la gestione dell’Ostello per 10 anni dal 2007: nonostante la situazione, infatti, ha garantito il funzionamento della struttura, assicurando una sistemazione adeguata agli ospiti presenti e cercando di alleviare nel migliore dei modi gli inevitabili disagi causati dalla mancanza di spazi adeguati.

“È con molta soddisfazione che oggi partecipo a questa inaugurazione – ha dichiarato l’assessore Pecori - perché è un tassello importante della città che si riassesta dopo i tragici eventi dell’alluvione. L’ostello della gioventù è uno dei gioielli ricettivi della città: se non ci fosse, molte persone, specie straniere, non verrebbero da noi e non potrebbero quindi conoscere le bellezze di Vicenza, patrimonio dell’umanità. Per cui ringrazio chi gestisce l’ostello per l’abnegazione dimostrata e perché in poco tempo ha fatto uno sforzo immane, sia economico che fisico. Ringrazio inoltre Fidas per il prezioso sostegno economico apportato: non solo qui all’ostello, ma anche in alcune scuole elementari della città danneggiate dall’alluvione”.

Nel dettaglio i quasi 150 mila euro necessari per ripristinare i locali dell’ostello danneggiati, verranno coperti direttamente dall’Aig per 45 mila euro, il resto invece dall’assicurazione e dal contributo governativo per i danni da alluvione (30 mila euro finora) le cui somme sono in via di definizione. In più la struttura ha potuto contare su un generoso contributo di 10 mila euro donato dall’associazione donatori sangue Fidas Vicenza, che è servito ad acquistare arredi ed attrezzature destinate ai giovani ospiti della struttura.

L’ostello è stato quindi non solo ristrutturato, ma addirittura migliorato con l’adozione di soluzioni ricettive più funzionali, in linea con gli standard più moderni di accoglienza dei turisti che scelgono di visitare Vicenza e dei giovani che vi arrivano per motivi di studio.

 

Nel 2010 la struttura ha contato complessivamente 7.888 presenze, di cui quasi l’80% (6.252) turisti stranieri, che hanno pernottato in media per due notti.

L’Ostello non è comunque solo ricezione ed accoglienza: l’associazione intende infatti coinvolgere sempre più i propri ospiti ed essere presente in città con attività ed iniziative. È ad esempio in programma per il Festival Biblico di fine maggio un originale concerto di musica e danze indiane da organizzare in collaborazione con il corso di tradizioni musicali extraeuropee ad indirizzo indiologico  del conservatorio Pedrollo di Vicenza.

Alcune attività di accoglienza già fissate per il 2011 riguardano poi l’ospitalità di giovani francesi e tedeschi che, grazie alla collaborazione con l’associazione Fortes ed il Centro edile “Andrea Palladio”, saranno a Vicenza  per uno stage di formazione europea nel cantiere della nuova base americana al Dal Molin.

Inoltre, per il secondo anno consecutivo, saranno ospitati all'inizio di giugno studenti ed insegnanti  della scuola superiore d'arte di Zurigo, per la fase finale degli esami scolastici che quest'anno prevede la realizzazione di alcuni murales artistici all'interno dell'ostello con la supervisione dell’artista e docente svizzero  Stefan Kauffungen e dei suoi collaboratori.

Ad aprile, infine, le terrazze panoramiche all'ultimo piano dell'ostello, si apriranno ai vicentini con un caffè letterario, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della morte di Antonio Fogazzaro.

 

   

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