Città di Vicenza

02/03/2011

Variati sul nuovo polo urbano all’ex Domenichelli: “Un luogo di eccellenza architettonica da sviluppare anche in altezza”

Il sindaco Achille Variati ha commentato stamani alcune anticipazioni sullo studio di fattibilità per i nuovi uffici comunali e di Aim e il centro culturale che sorgeranno nell’area dell’ex Domenichelli, un’operazione del valore di 51 milioni di euro inserita nel piano triennale delle opere pubbliche. Lo studio elaborato prevede 15.300 metri quadrati di uffici amministrativi, 3.000 metri quadrati per il centro culturale, un parcheggio multipiano di 24.000 metri quadrati, un’area verde di 10 mila metri quadrati, altrettanta superficie per gli edifici privati. Per il nuovo municipio è allo studio anche l’ipotesi di un edificio di 11 piani che farebbe della verticalità il segno distintivo della nuova Vicenza.
“Innanzitutto – ha precisato il sindaco – si tratta di un project financing che si dovrà concretizzare in seguito agli accordi di programma con la Provincia e con l’Ulss 6 e che si inserisce nello sviluppo della  parte ovest della città dove ritengo che Vicenza meriti nasca un nuovo e moderno polo urbano”.
“Da parte mia lo immagino come un luogo di eccellenza architettonica che, anche per sciupare meno territorio possibile, si sviluppi in altezza, con modernità, efficienza, innovazione, riprendendo le intuizioni che negli anni ’70 portarono alla realizzazione di viale Milano”.
“Tutta l’operazione avrà bisogno di vari passaggi, ma non è solo un’idea. Infatti e’ inserita nel programma triennale delle opere pubbliche e vorrei che si concretizzasse negli atti amministrativi entro quest’anno”.
“Ci sarà però il tempo per confrontarsi, per discutere, ma la città deve voler immaginare lo sviluppo di se stessa. Non possiamo continuare ad essere i soliti provinciali chiusi in un assordante silenzio. Dobbiamo dare futuro, infondere forza attraverso questo nuovo centro urbano. Dobbiamo credere nella Vicenza di domani”.
“Penso in ogni caso a un luogo di eccellenza. Per questo fisseremo dei criteri rigorosi sotto il profilo architettonico innovativo. Del resto, in epoche di crisi come questa, un’amministrazione non può occuparsi solo dei marciapiedi: ha il dovere di dare anche prospettive di lavoro, di innovazione, di speranza”.
“Non so nemmeno se il mercato sarà pronto a rispondere in termini affermativi, ma spazio per il business ce n’è. L’opera è complessa: c’è da costruire un municipio, si devono prevedere una piastra commerciale, un ristorante, un parcheggio da gestire in un punto di eccellenza, c’è il verde da progettare e una nuova mobilità da costruire. Inoltre vi è da pensare al futuro di Palazzo degli uffici che sta esattamente nel cuore della città: da luogo oscuro, precluso alla città dalle 6 della sera, vorrei si trasformasse in punto di luce,  indissolubilmente legato alla Basilica “.
“Tutte queste cose stanno insieme in un unico progetto. Non so ancora se ci sarà qualcuno che risponderà al mio appello. So solo che intendo offrire questa straordinaria opportunità ai mercati vicentino, nazionale, europeo, senza nessuna preclusione, eccezion fatta per la qualità”.

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