Città di Vicenza

18/02/2011

“Domenico Cariolato, storia di un garibaldino vicentino” raccontata dal giornalista e storico Saverio Mirijello, anteprima delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia

La storia di Domenico Cariolato è innanzitutto quella di un ragazzino di nemmeno tredici anni che nel 1848, durante gli scontri avvenuti a Vicenza fra i patrioti della città e le truppe austroungariche, salva una donna e i suoi due bambini dall’esplosione di una bomba. Sarà immancabilmente questo uno dei tanti episodi di una “vita spericolata” raccontati dal giornalista e storico Saverio Mirijello nel corso dell’incontro su “Domenico Cariolato, storia di un garibaldino vicentino”, in programma il 21 febbraio con inizio alle 20.45 nel salone delle Opere Sociali di piazza Duomo 2 (ingresso libero).
L’iniziativa, che è proposta da comitato Vicenza-Italia 150 e Comune di Vicenza, è un’allettante anteprima del cartellone per le celebrazioni del 150° dell’Unità nazionale, atteso per i primi di marzo. Preludio non poteva essere più azzeccato, visto come Mirijello ricostruisce con passione e meticolosità una vita dedicata da Cariolato all’Unità d’Italia, prima come giovanissimo volontario, e poi come garibaldino che, arruolato da Giuseppe Garibaldi nel 1849, segue il generale durante i vent’anni successivi, partecipando alla spedizione dei Mille del 1860 e alla guerra franco-prussiana del 1870. Ritiratosi dalla carriera militare nel 1872, Cariolato si dedica, assieme alla moglie Anna Maria Piccoli, alla gestione dell’asilo infantile di Bertesina. Trasferitosi ormai anziano a Roma, muore nella capitale il 29 gennaio 1910, all’età di 75 anni.
Basando la propria interpretazione della vita di Domenico Cariolato sul recupero di una serie di preziosi documenti, destinati a essere raccolti in un libro di prossima pubblicazione, Saverio Mirijello proporrà a Vicenza l'avvincente storia del garibaldino vicentino. La sua lezione sarà scandita dalla lettura di brani tratti da documenti d’epoca, compresi il discorso tenuto da Garibaldi a Vicenza, in piazza dei Signori, nel 1867, e una toccante lettera inviata da Cariolato nel 1909 all’ex commilitone garibaldino Giuseppe Cesare Abba, storico e cantore dei Mille.  

 

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