Città di Vicenza

15/01/2011

Variati riceve l’ambasciatore cinese che lo invita ad un rapporto diretto con l’ente governativo del turismo

Il padiglione Italia dell’Expo 2010, con la scena del teatro Olimpico, resterà per sempre a Shanghai

L’invito ad un rapporto diretto tra la città di Vicenza e la sede romana dell’ente governativo del turismo cinese: questo il risultato più importante dell’incontro avvenuto stamani a Palazzo Trissino tra il sindaco Achille Variati e l’ambasciatore cinese in Italia Ding Wei. A Vicenza per visitare per la prima volta la Fiera dell’oro, l’ambasciatore, accompagnato dalla moglie e da alcuni consiglieri per il commercio e la tecnologia, ha accolto l’invito del sindaco ad in incontro nella sede municipale al quale è seguita una visita al teatro Olimpico. Hanno partecipato all’incontro anche l’assessore allo sviluppo economico Tommaso Ruggeri e l’assessore al turismo Massimo Pecori.

“E’ stato un colloquio franco e molto utile – ha detto al termine il sindaco – . Abbiamo parlato di Vicenza, delle sue bellezze architettoniche, del vastissimo mercato turistico cinese, del consistente flusso turistico che già riguarda l’Italia e dei più di 300 milioni di cinesi potenziali fruitori del mondo del lusso”. “Ho appreso – ha proseguito il sindaco - che il padiglione Italia dell’Expo di Shanghai sarà tra i pochi che resteranno allestiti per sempre, compreso l’arco di accesso che riproduce la scena del nostro teatro Olimpico. Gli ho presentato e fatto dono del video su Vicenza in lingua cinese che abbiamo presentato alle maggiori agenzie turistiche cinesi in occasione della nostra visita all’Expo”.

Anche il tema della concorrenza cinese è stato oggetto del dialogo: “Abbiamo parlato del pericolo del mercato cinese, in particolare per il mondo dell’oro, – ha spiegato Variati – ma abbiamo condiviso il pensiero che quella di Vicenza non può che essere una grande fiera, interessata e aperta al grande mondo produttivo e a quello altrettanto grande del consumo cinese”.

“Da solo un’ora sono a Vicenza – ha dichiarato l’ambasciatore Ding Wei – ma già ho capito che la vostra è un‘ottima città e che avete un ottimo sindaco. All’Expo di Shanghai ho accompagnato il presidente Giorgio Napolitano a visitare il padiglione Italia, che è stato uno dei più frequentati. Non sapevo il perché di questo successo, poi ho capito: è l’arco del teatro Olimpico di Vicenza a fargli da ingresso, e quell’arco resterà per sempre in Cina”. “Vedo una luminosa prospettiva di collaborazione – ha aggiunto l’ambasciatore – tra la Cina e Vicenza. Grazie alla Fiera questa collaborazione potrà crescere rafforzando sia la presenza delle nostre industrie tra gli espositori sia l’arrivo di delegazioni di nostri compratori. Quanto allo sviluppo del turismo, oggi ho invitato gli amministratori di Vicenza a Roma per un rapporto diretto con il nostro ente nazionale del turismo, dato che sono già 400 mila i cinese che visitano l’Italia ogni anno”.

Come da tradizione, l’ambasciatore ha firmato il libro d’onore della città lasciando un ideogramma dedicato a “Vicenza, città di gioielli, dell’oro, di bellezza e di speranza, perché si rafforzino i rapporti con la Cina, paese della speranza e della vivacità”. “Con la speranza – ha spiegato l’ambasciatore – che la Fiera di Vicenza diventi sempre più importante, che una città così bella sappia conservare i monumenti che possiede, che il dinamismo economico e sociale che la contraddistingue favorisca la sua apertura ai paesi esteri, assicurandole nuova prosperità”.

Assieme al video realizzato per presentare Vincenza ai cinesi il sindaco ha fatto dono all’ambasciatore di un libro su Andrea Palladio, ricevendo in cambio una riproduzione fotografica del Colosseo illuminato di rosso cinese, realizzata in numero limitato in occasione dell’anno che celebra la cultura cinese in Italia.

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