Città di Vicenza

11/01/2011

La scrittrice palestinese Suad Amiry all’Odeo del Teatro Olimpico venerdì 14 gennaio.

L’assessore Giuliari: “Un’occasione per sensibilizzare i nostri cittadini sui problemi del Medio Oriente e per contribuire a rafforzare il dialogo tra popolo palestinese e israeliano”

Cosa significa vivere nei territori occupati palestinesi. Ne parlerà la scrittrice Suad Amiry che sarà all’Odeo del Teatro Olimpico venerdì 14 gennaio alle 18.
L’assessorato alla famiglia e alla pace del Comune di Vicenza, in collaborazione con l’associazione vicentina “Salaam ragazzi dell’olivo”, impegnata nel progetto di diffusione della cultura palestinese, promuove l’incontro allo scopo di diffondere la cultura della pace e dei diritti umani. 
All’incontro, ad ingresso libero, parteciperanno l’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari e l’assessore alla cultura Francesca Lazzari. La scrittrice sarà introdotta dalla dottoressa Elisabetta Bartuli, membro del consiglio dei docenti del Master di mediazione intermediterranea coordinato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.

“E' compito anche dei Comuni promuovere una cultura della pace e dei diritti umani – dichiara l’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari - e, alla luce degli impegni assunti nell'ambito del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani, la nostra amministrazione vuole contribuire a rafforzare il dialogo tra il popolo palestinese e israeliano. Dopo il sostegno dato in questi anni alla giornata della cultura ebraica, con questo incontro desideriamo sensibilizzare i nostri cittadini sui problemi del Medio Oriente, ed in particolare sulla vita dei palestinesi in Terra Santa. Vogliamo dare il nostro piccolo, ma doveroso contributo, affinché i negoziati Israelo-Palestinesi, avviati lo scorso 2 settembre dal Presidente degli Stati Uniti, non si concludano con l'ennesimo fallimento. E' necessario che tutti facciano qualcosa perché in quella terra, tanto cara anche a noi vicentini, si interrompa definitivamente quella violenza continua, quotidiana, ordinaria, a volte manifesta, a volte invisibile, spesso nascosta dai grandi mezzi d'informazione. Sono certo che la presenza di quest'autorevole figura femminile offrirà alla città un momento di riflessione particolarmente significativo ed intenso e mi auguro che, soprattutto i giovani, possano presentarsi in tanti all'appuntamento.”

Suad Amiry, scrittrice e architetto palestinese, sarà in Italia dal 12 al 15 gennaio, grazie alla consolidata collaborazione con l’università Ca’ Foscari di Venezia. Vive a Ramallah dove insegna alla Birzeit University. Ha fondato e dirige il Riwaq Centre for Architectural Conservation di Ramallah impegnato nella riqualificazione del patrimonio architettonico e culturale con l’obiettivo di preservare l’identità palestinese e creare occupazione nelle zone rurali. Ha pubblicato numerosi studi e cataloghi sull’architettura storica del suo Paese e, nel 2002, ha raccolto in un volume i suoi diari tenuti durante l’assedio israeliano al quartier generale di Arafat a Ramallah.
I suoi romanzi, dalla scrittura ironica e leggera, raccontano con incisività le condizioni della vita del popolo palestinese: “Sharon e mia suocera (2003), tradotto in 11 lingue e con la quale nel 2004 ha vinto il premio Viareggio, “Se questa è vita” (2005), “Niente sesso in città” (2007) e “Murad Murad” (2009).
Per informazioni contattare l’assessorato alla famiglia e alla pace allo 0444222512 oppure l’associazione “Salama ragazzi dell’ulivo” allo 0444530763 o allo 0444317234.   

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.