Città di Vicenza

05/01/2011

Nidi aperti durante le festività natalizie, l’assessore Moretti: “La priorità è quella di aiutare le famiglie e garantire ai bambini servizi di qualità a costi sostenibili”

Buon numero di iscrizioni ai nidi aperti durante le festività natalizie, iniziativa dell’assessorato all’istruzione del Comune di Vicenza. I 20 bambini, le cui famiglie hanno chiesto la frequentazione dei nidi dal 27 al 30 dicembre e dal 3 al 5 gennaio, sono stati riuniti nel nido aziendale Comune-Ipab di corso Padova 59 poichè non è stato necessario usufruire delle altre due strutture messe a disposizione: il nido integrato “Rossini” di via Rossini 46 e il nido “Cariolato” di strada Bertesina 355.
"Siamo soddisfatti del risultato ottenuto - commenta l'assessore all'istruzione Alessandra Moretti -. La proposta del Comune di Vicenza ha consentito, infatti, di garantire a quei genitori impegnati nel lavoro una soluzione alla difficile e complessa gestione dei figli.”
Vicenza è stata la prima città in Veneto, e tra le poche in Italia, ad offrire questo tipo di servizio le cui tariffe sono in linea con quelle applicate da altre città, tra cui, per esempio Bologna. I costi che hanno sostenuto le famiglie, infatti, ammontano a 50 euro per una giornata intera (7.30-16), ovvero 4 euro orarie per chi voleva usufruire del servizio parzialmente.
“Se il governo taglia sui servizi alla famiglia e sulla scuola, l’ente locale deve trovare i modi per dare risposte concrete ai bisogni delle giovani coppie che in questo paese non vengono agevolate né con sussidi, né con strutture adeguate a costi contenuti – precisa l’assessore Moretti -. Purtroppo le minori entrate non ci consentono di farci carico totalmente delle spese di questo servizio. La soluzione sarà quella di raggiungere accordi con le cooperative che già gestiscono alcuni nidi comunali e i servizi di “pre”, “inter” e “post” nelle scuole dell’infanzia e poter così riuscire ad organizzare questa attività anche in altri periodi in cui le scuole sono chiuse, a Carnevale o durante le vacanze Pasquali. In questo modo, attraverso il personale delle cooperative, potremmo contenere i costi, garantendo nel contempo personale qualificato e continuità con il percorso educativo già in atto durante l’anno.”

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