Città di Vicenza

30/12/2010

Alluvione, già liquidato il 90% delle richieste di anticipazione dei rimborsi. Il sindaco Variati: “Chi non l’avesse ancora fatto, presenti esplicita richiesta di acconto”

Il 90 per cento di quanti avevano richiesto l’anticipo sul rimborso dei danni causati dall’alluvione lo ha già ricevuto: chi nella prima tranche liquidata il 21 dicembre (78%), chi nella seconda eseguita il 27 dicembre (12%). 

 “E’ un record – non esita a dire l’assessore allo sviluppo economico, Tommaso Ruggeri -. Di solito, in casi come questi, siamo abituati a sentire che le liquidazioni vengono effettuate dopo anni. E in effetti nessuno credeva che i soldi sarebbero arrivati così presto e distribuiti così in fretta. Forse siamo stati addirittura i primi fra i paesi alluvionati ad effettuare i rimborsi. Basti pensare che a due giorni dall’arrivo in Comune della somma destinata a Vicenza, avevamo già soddisfatto quasi l’80% delle domande ammissibili, pari a 890 privati e 235 imprese. È stata una sorpresa graditissima per gli alluvionati – annota con soddisfazione Ruggeri –, ma anche un’iniezione di fiducia, frutto di un lavoro enorme e segno di grande efficienza, che ha contribuito a salvare più di qualche impresa”.

Per quanto riguarda le 156 domande di anticipo sui rimborsi non ancora soddisfatte, è prevista la liquidazione entro martedì prossimo: si tratta infatti dei casi più complessi e con le richieste di rimborso più consistenti, per le quali è necessario un maggiore controllo, in modo anche da avere meno problemi, poi, in fase di rendicontazione. Pertanto, è stato finora assegnato il 70% dei 6 milioni 570 mila euro destinati ai privati e il 47% dei 6 milioni 630 mila euro destinati alle attività produttive.

Nel dettaglio va inoltre rilevato che le domande pervenute fino ad oggi in Comune sono 2434, di cui 1871 da privati e 563 da attività produttive. Di queste però solo due terzi hanno esplicitato nella domanda la richiesta di rimborso (1252 privati e 383 imprese). Fra queste sono state scartate le domande non ammissibili: nel caso dei privati, ad esempio, perché presentate per importi inferiori alla franchigia di 1000 euro fissata dal Governo. In questo modo le richieste di anticipo ammissibili sono diventate 1095 per i privati e 356 per le attività produttive, cioè il 90% del totale delle domande di anticipo.

“Invito chi ancora non l’avesse fatto a produrre un’esplicita richiesta di anticipo – avverte il sindaco Achille Variati – perché altrimenti non possiamo andargli incontro in questa prima fase. Ad ogni modo, dato che può esser loro sfuggita la possibilità, ho intenzione di inviare una lettera a queste persone nei primi giorni di gennaio, in cui espliciterò anche la cifra che gli spetterebbe in base alla domanda fatta. Altrimenti quelle somme rimangono al Comune in attesa delle liquidazioni in fase di saldo. Con l’avvertenza – aggiunge Variati - che per i saldi ci vogliono le documentazioni di spesa effettive”. I numerosi appelli in questo senso stanno comunque già dando i loro frutti, dato che, solo dal 20 dicembre, le richieste di anticipo sono state 134 per i privati e 85 per le imprese. 

Fra gli anticipi fin qui erogati risulta che per i privati la media è di poco superiore ai 4.500 euro (37 mila euro il più alto). Fra le aziende, invece, l’importo medio è di quasi 10 mila euro (200 mila il più elevato).

 

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