Città di Vicenza

23/12/2010

Un confronto tra Vi_lab di Vicenza e Torri_lab di Torri di Quartesolo per promuovere progetti condivisi

Scambio di idee, proposte ed esperienze maturate, sono stati i temi affrontati ieri, nella sede dell’Informagiovani in contrà Barche, da Vi_lab e Torri-lab, i due gruppi di giovani che affiancano ormai da quasi un anno e mezzo gli assessori alle politiche giovanili del Comune di Vicenza e di Torri di Quartesolo, Alessandra Moretti e Stefania Frizzo.

Sono stati gli stessi ragazzi a sollecitare l’incontro proprio per confrontarsi sui temi e le azioni promosse sul territorio in questi mesi e per verificare la possibilità di promuovere progetti condivisi, tenuto conto che la città capoluogo ospita, nei propri Istituti superiori, molti ragazzi residenti a Torri di Quartesolo.

“E’ stato un confronto vero da cui è emerso il bisogno dei giovani di essere ascoltati e di sentirsi rappresentati – commenta Alessandra Moretti, assessore alle politiche giovanili del Comune di Vicenza -. Credo che queste due esperienze rappresentino un’opportunità anche per noi amministratori di conoscere i reali bisogni e le legittime aspettative di una generazione troppo spesso ignorata”.

“Per noi, comune di cinta urbana, è stata una sfida proporci ai giovani del territorio abituati a servirsi del capoluogo come luogo di aggregazione – ricorda Stefania Frizzo, assessore alle politiche giovanili del Comune di Torri di Quartesolo -. Il progetto TorriLab, invece, è stato subito accolto con entusiasmo e dopo un anno di lavoro condiviso fa piacere che spontaneamente altri giovani di Torri si presentino all’ufficio giovani per proporre le loro iniziative”.

I ragazzi di Vi_lab hanno illustrato i laboratori creativi, il wi-fi in Bertoliana, lo scambio con i ragazzi dell’Aquila, il centro giovanile; Torri-lab ha presentato lo scambio europeo con la Francia sui temi ecologici, i corsi di djset, l’orientamento universitario e la prossima festa di Capodanno. Entrambi i gruppi si sono occupati di writing urbano e culture underground.

Sono emerse anche le difficoltà di far coesistere soggetti diversi, provenienti da realtà apparentemente distanti: i giovani delle associazioni e del mondo del volontariato sociale ed i ragazzi impegnati in politica. Al riguardo, in entrambi i gruppi si sono verificati alcuni “abbandoni” proprio da parte di giovani rappresentanti della politica locale, quasi a riprova del fatto che i due organismi sono stati costituiti non per fare politica fine a se stessa, spesso legata a contrapposizioni ideologiche e di vecchia tradizione, ma per realizzare azioni concrete e per sensibilizzare l’amministrazione locale verso il mondo giovanile.

 

 

 

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