Città di Vicenza

26/11/2010

Vicenza d’autore si conclude domenica 28 novembre all'abbazia di Sant’Agostino

“Vicenza d’autore”, la rassegna di musica tra sacro e profano proposta dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, i cui concerti sono stati organizzati spesso in palazzi antichi, siti d'arte e luoghi di culto non così popolari, si conclude questa domenica 28 novembre nella splendida abbazia di Sant’Agostino.
L’epilogo della rassegna sarà affidato a una messa-concerto, ospitata durante la celebrazione liturgica delle ore 11, e vedrà il ritorno (dopo l’edizione 2009) dell’Ensemble Vocale Phonè diretto da Luigi Ceola, un gruppo che si dedica da anni allo studio della polifonia, con particolare attenzione proprio a quella particolare tipologia di composizioni d'uso liturgico, quale fu la "missa brevis".
In questo caso, tuttavia, il Phoné si soffermerà su un particolare omaggio, quello a Giovan Battista Pergolesi e alla scuola napoletana del Settecento. Di Pergolesi (1710-1736) cade infatti il terzo centenario della nascita ma è importante ricordare pure il 350° della nascita di Alessandro Scarlatti, così come è significativo non tralasciare quell'importante anello di congiunzione fra Scarlatti e Pergolesi quale fu Francesco Durante, allievo del primo e maestro del secondo. Di fatto, nel peri odo barocco, Napoli poté vantare un considerevole numero di valenti compositori che dimostrarono pregevoli qualità, in ambito vocale e strumentale, sacro e operistico.
Il più celebre dei tre è senza dubbio Pergolesi, grazie a una fama in gran parte acquisita in virtù di lavori operistici come La serva padrona e di pagine di ispirazione religiosa come lo Stabat Mater (una delle poche composizioni del Settecento italiano rimaste sempre in repertorio). Ma a Pergolesi, autore di notevoli esempi di purezza stilistica e ricchezza inventiva, furono attribuite molte più opere di quante avesse potuto scriverne in soli ventisei anni di vita. Così fu per il Magnificat di Francesco Durante che forse non sarebbe divenuto così noto se, erroneamente, non fosse stato a lungo attribuito a Pergolesi; questo, fino a pochi anni fa, quando fu ritrovata una copia autografata proprio da Durante, alla base dell'esecuzione che sarà proposta dal Phoné a conclusione della celebrazione.
Questa proposta musicale e liturgica costituirà suggestivo ponte di collegamento fra i tempi odierni, quelli della musica settecentesca e quelli di un'espressione artistica altrettanto alta qual è quella storico-architettonica della chiesa di Sant’Agostino: in stile romanico, la chiesa sorge ora nella frazione omonima, inglobata nella periferia urbana di Vicenza, e ricorda che qui sorgeva un’abbazia, con chiesa, convento e chiostro, che ebbe vita movimentata. Su edifici preesistenti, l’abbazia fu costruita dai Francescani fra il 1322 e il 1357, e, alla fine del secolo, fu oggetto di contesa fra l’ordine di San Giovanni di Gerusalemme e la curia vescovile di Vicenza. Nel Quattrocento il complesso fu assegnato ai Canonici di San Giorgio in Alga, guidati da Lorenzo Giustiniani, che poi divenne patriarca di Venezia e quindi santo. Con la soppressione del monastero, avvenuta nel 1668, il complesso cadde in rovina. Il convento ebbe un crollo nel corso dell’Ottocento e la chiesa fu chiusa nel 1899. Dopo un primo restauro, iniziato nei primi anni del Novecento ma terminato negli anni ’40, la chiesa fu riaperta al culto; il chiostro venne realizzato poco dopo, con l'utilizzo delle colonne settecentesche del coro abbattuto durante i precedenti restauri.
All’esterno, importante è il campanile, mentre l'interno, a navata unica con copertura a capanna, contiene un notevole patrimonio storico-artistico costituito, tra l’altro, da una serie d’affreschi che si rifanno alla scuola di Tommaso da Modena: da un polittico del 1404 di Battista da Vicenza, Madonna in trono col Bambino e Santi; da un grande affresco trecentesco che raffigura San Cristoforo; e da un crocefisso in legno del primo Quattrocento dinnanzi al quale si vuole pregasse il Giustiniani.
“Vicenza d’autore” è un progetto realizzato dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, con il concorso di Regione Veneto, Fondazione Cariverona e della Fondazione Roi; è anche sostenuto da Banca Popolare di Verona, Smart Trivellato e Aim.
Per informazioni: Comune di Vicenza, assessorato alla cultura, 0444 221541- 0444 222101, infocultura@comune.vicenza.it, www.comune.vicenza.it.

 

 

 

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