Ancora ordinanze urgenti in seguito all’alluvione dell’1 novembre. Il sindaco ha firmato oggi due provvedimenti volti ad impedire l’accesso nei locali di due abitazioni private, al fine di tutelare l’incolumità sia pubblica che privata. Una si trova in strada di Casale, dove il personale dell’ufficio tecnico uscito in sopralluogo ha riscontrato il cedimento del pavimento in corrispondenza della camera da letto e del ripostiglio, oltre ad evidenti fessurazioni all’altezza delle tramezzature. I danni sono stati causati dal ritiro dell’acqua che ha provocato uno smottamento del terreno sotto al fabbricato, peraltro non ancora stabilizzato, che rende quindi i locali inagibili.

Si trova in contrà Vittorio Veneto, invece, l’altra abitazione, la cui proprietaria è attualmente ospitata in una residenza privata. Nella sua casa l’acqua era arrivata ad un’altezza di 60 centimetri provocando notevoli danni alla struttura e ai mobili, tanto che la sala e la camera risultano impraticabili a causa del sollevamento del parquet, mentre nel resto dell’abitazione si riscontrano muffa e umidità. L’alluvione, inoltre, ha aggravato ulteriormente lo stato degli impianti termoidraulico ed elettrico, già vetusti, rendendo quindi inabitabili i locali per la mancanza dei requisiti igienico-sanitari.

In entrambi i casi le ordinanze impongono ai proprietari di interdire l’accesso ai locali danneggiati fino al completamento delle opere di risanamento e di messa in sicurezza.