Città di Vicenza

17/11/2010

Alluvione, il sindaco Variati: “La scommessa ora sarà far avere risorse concrete ad aziende e famiglie danneggiate entro 60 giorni”

“Entro 60 giorni o si muore”. Ha bene in testa il sindaco Achille Variati le parole delle categorie economiche incontrate nei giorni scorsi, dopo l’alluvione. Rientrato l’allarme di ieri, infatti, torna di stretta attualità il problema del quando e come far avere le prime risorse concrete a famiglie e aziende alluvionate.

“L’esperienza di Venezia per un evento del settembre 2007 – spiega il sindaco – ha visto le prime liquidazioni nel giugno dell’anno successivo. Io però vorrei che in questa occasione stabilissimo dei record e per questo ho in mente delle procedure di anticipazione. Certo, è una grande scommessa, ma mi darò da fare perché si applichino meccanismi che diano soldi veri alle aziende e ai cittadini a partire da quelli più colpiti”.

Il sindaco inoltre sta lavorando per affinare il piano di emergenza. “Incontrerò presto i commercianti e i residenti delle aree esondabili – spiega – per proporre loro sia nuove modalità di protezione sia nuovi meccanismi di allerta. È infatti evidente che se quelli che nei nostri piani dovevano essere eventi eccezionali e invece si sono verificati già due volte in due settimane, allora appaiono superati i sistemi di comunicazione e gli strumenti di protezione utilizzati finora. Ci dobbiamo quindi attrezzare diversamente e mi sto facendo consigliare da città d’acqua come Venezia”.

Variati tuttavia ritiene indispensabile la realizzazione delle opere di prevenzione: “Finchè non verranno fatti i bacini di laminazione a nord, la città di Vicenza e il resto del territorio provinciale resteranno schiavi della paura ogni volta che pioverà un po’ di più. E i tempi devono essere stretti, mentre i meccanismi della burocrazia sono lunghi. Il progetto definitivo del bacino del Timonchio, poi, va ripensato se non si vogliono realizzare opere inutili: i 3 milioni circa di metri cubi d’acqua che potrebbe contenere, infatti, ritengo non siano sufficienti per evitare disastri in città, in caso di portate d’acqua come quelle che abbiamo visto anche solo ieri”.

Il sindaco sta per questo cercando di tenere un collegamento il più positivo possibile con il presidente della Regione, che ha competenze molto importanti su questo piano.

“Per quanto riguarda poi le spese sostenute nella giornata di ieri in seguito all’allarme maltempo dato alle 13.30 e poi rientrato in serata – annuncia il sindaco -, intendo vengano ricomprese nelle spese emergenziali. Perché a Vicenza l’emergenza non è ancora finita”.

In effetti è prevista una nuova ondata di pioggia per il fine settimana. “Siamo sempre in una situazione di attenzione meteo perché a causa probabilmente dei terreni già inzuppati – spiega -, l’acqua da precipitazioni si scarica solo sui corsi d’acqua”.

“Qualcuno poi si è chiesto perché non abbiamo gestito l’emergenza dell’1 novembre come abbiamo fatto ieri – conclude Variati -: a costoro rispondo che agisco nell’ambito delle informazioni che mi vengono date e fin qui credo che sia io, sia l’amministrazione ci siamo comportati con coerenza rispetto alle informazioni ricevute. Certo, però, dovremo attrezzarci per il futuro meglio di come lo siamo stati finora. Perché, ribadisco, ciò che ieri si verificava come eccezione, ora pare si verifichi con maggiore frequenza e intensità”.

 

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