Città di Vicenza

16/11/2010

Allarme esondazione, Variati a Zaia: "Città stanca e sgomenta, bisogna risolvere la fragilità idrogeologica a nord di Vicenza"

In questa ultima ora e mezzo il Bacchiglione non è più salito, anzi, a ponte degli Angeli da 5 metri e 10 centimetri è sceso verso le 17 a 5 metri e 8 centimetri. Il sindaco tuttavia mantiene lo stato di allarme: “Non ho infatti segnalazioni sufficienti dalla protezione civile e dal centro funzionale decentrato di Arpav per dichiarare con certezza il passato pericolo”. Di certo, però, c’è lo sgomento degli amministratori e dei cittadini vicentini: “Questa piena sta passando con danni relativi – commenta il sindaco - ma la città è stata di nuovo allarmata e bloccata. E ora vive nella morsa di un fiume che si ingrossa fino quasi ad esondare per poche ore di pioggia. La gente è stanca, sgomenta, incredula. Si chiede cosa stia succedendo: aveva appena cominciato a sistemare i negozi e le case e già ha dovuto vivere un nuovo pomeriggio di paura. Ne ho parlato in questi minuti con il presidente del Veneto Luca Zaia che ha concordato con me che c’è qualcosa che non va. Il terreno è sicuramente zuppo, ma c’è una fragilità nel sistema idrogeologico a nord di Vicenza che va affrontata con grande determinazione e senza perdere altro tempo”.

Mentre la piena sembra essere passata, in attesa che ci siano le condizioni per ritirare lo stato di allarme prosegue la generosa attività dei volontari richiamati con un sms per collaborare alla preparazione dei sacchi di sabbia e agli avvisi alla popolazione: in poche ore se ne sono presentati 180.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.