Città di Vicenza

11/11/2010

Napolitano incontra sindaci e categorie a Palazzo Trissino, Variati: “Un amico che a Roma veglierà sulle risposte che attendiamo”

“Il vecchio presidente è un vero garante della nazione. Ci ha portato la solidarietà, l’affetto e la concretezza di chi dice: ho capito, vi ho visti, sento il dolore di questa terra, lo porto a Roma e mi darò da fare. Tutti noi amministratori abbiamo capito che da oggi abbiamo un amico forte a Roma, il Presidente della Repubblica. Le risposte le deve dare il governo, ma il Presidente ha detto che veglierà su queste risposte, perché non sia presa in giro la gente veneta e non cali il siparietto del silenzio sulla nostra tragedia. E ha detto che solo gli stupidi possono pensare che questa sia una terra di periferia, perché questa è una terra centrale per la nazione. E’ stato importante sentirlo dire da Napolitano, sia per noi, sia per gli imprenditori presenti all’incontro”.
E’ commosso e soddisfatto, il sindaco Achille Variati, al termine del lungo pomeriggio nel quale è riuscito a portare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano davanti a una piazza di giovani volontari e gruppi che si sono adoperati per ripulire la città e all’incontro con i sindaci del Comuni alluvionati e i rappresentanti delle categorie e dei lavoratori vicentini. 
“E’ stata una giornata straordinaria – ha commentato il sindaco – . Il presidente è un vecchio straordinario. Ho l’impressione che non permetterà che cali il siparietto del silenzio sul Veneto. Ha detto che di noi Veneti ci si può fidare. Ha ribadito quello che gli avevo detto, cioè che siamo gente che non fa la cresta ai conti, e che quindi ciò che presentiamo è davvero il nostro bisogno. Sentirselo dire dal primo cittadino d’Italia è stato un momento di grande forza per noi amministratori” .
“Tutti gli incontri che ho avuto con i sindaci a Padova, a Vicenza, e sicuramente quello che avrò a Verona, – ha dichiarato il presidente prima di lasciare Palazzo Trissino - sono andati benissimo perché i sindaci, da protagonisti del dramma e degli sforzi per uscire dall’emergenza, hanno dimostrato di essere veramente i rappresentanti delle istituzioni più vicini ai cittadini e alle comunità. Io ho dato loro atto di questo ruolo che è stato fondamentale in questa circostanza insieme al contributo delle forze dello Stato e con il meraviglioso contributo dei giovani volontari di cui ho potuto avere cognizione diretta qui a Vicenza”.
“Ho incontrato e ascoltato persone tutte molto serie – ha proseguito Napolitano, riferendosi all’incontro in Sala degli stucchi - Non hanno fatto nulla che assomigliasse a una richiesta arrabbiata o generica. Si è parlato di problemi, di danni, di verifiche dei danni, di fatturazioni. Ho capito che tra le cose più importanti che tutti chiedono vi è il fatto che le risorse stanziate dal Governo vengano rese disponibili rapidamente e arrivino senza intralci dove devono arrivare. E dove, sono sicuro, saranno bene amministrate per le prove che hanno saputo dare il Veneto e altre regioni come il Friuli Venezia Giulia per il terremoto, con una ricostruzione  che è rimasta esemplare nella storia del nostro Paese”.
Napolitano si è intrattenuto anche con i familiari della vittima dell’alluvione di Caldogno: “Ha detto a loro – ha riportato il sindaco Variati – che quelle morti non devono passare invano e soprattutto non devono ripetersi. Ci ha ricordato che serve ripartire dalle cose modeste che però contano: pulire argini, eseguire opere idrauliche, assestare frane e montagne. Averne di politici così, che affrontano con concretezza i problemi, che indossano la pettorina dei giovani volontari ai quali, accanto ai giorni della fatica e del fango, resterà indelebile il ricordo del suo grazie!”.

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