Città di Vicenza

02/11/2010

Alluvione, Bertolaso a Variati: "Situazione eccezionale, per evitarla servono interventi strutturali che chiediamo da anni"

"Siete autorizzati a fare tutto ciò che serve per riportare la città alla normalità”

Carta bianca al sindaco di Vicenza per mettere in moto tutti gli interventi d’emergenza necessari. L’ha data stamani il capo della protezione civile Guido Bertolaso, giunto in Prefettura per fare il punto della situazione nel Vicentino, prima di spostarsi a Verona e Padova.

"Ho parlato con Bertolaso ieri sera - ha ricordato Variati - e già a mezzanotte aveva deciso di mandare l'esercito. Sottolineo che erano anni che lo Stato non era presente in massa qui. Mi sembra un buon segnale del governo verso i nostri territori".

Questa mattina, dunque, il sottosegretario ha sottolineato l’eccezionalità del fenomeno, autorizzando sindaci dei Comuni coinvolti, presidente della Provincia e Regione a lavorare secondo le procedure della somma urgenza: "Tutti quelli che stanno lavorando oggi – ha assicurato Bertolaso - avranno la copertura giuridica e amministrativa di quanto stanno facendo".

Secondo gli esperti della protezione civile, del resto, un fenomeno del genere non si verificava nel nostro territorio dal 1882: le previsioni ufficiali parlavano al massimo di 200, 300 millimetri di pioggia, in realtà ne è sceso in poche ore il corrispettivo di un anno, cioè oltre mezzo metro, al quale sono andati a sommarsi la neve che si è sciolta per la temperatura elevata e lo scirocco che impedisce all’Adriatico di ricevere l’acqua dai fiumi.

"Questa sciagura – ha sostenuto Bertolaso – si poteva evitare se fossero state fatte, non solo qui ma in tutta Italia, le opere di messa in sicurezza che noi chiediamo da qualche anno. Questo è stato un fenomeno quasi centennale. Per fronteggiare situazioni come questa servono interventi preventivi seri: madre natura non tiene conto del patto di stabilità e delle leggi finanziarie. Se non si faranno interventi definitivi, continueremo ad affrontare situazioni simili, che non riguardano solo questa regione, ma in tutta Italia".

"Ora però bisogna risolvere i problemi più immediati, attraverso le unità di crisi costituite presso i comandi dei vigili del fuoco. Nelle zone alluvionate oltre ai rinforzi dei vigili del fuoco abbiamo fatto pervenire oltre 400 uomini dell’esercito, di cui 100 a Vicenza, con idrovore e mezzi meccanici, idem per le altre forze dell’ordine, coadiuvati da oltre a un migliaio di volontari della protezione civile della Regione. Il piano è semplice: man mano che le acque cominciano a rientrare negli alvei deve scattare l’opera di pulizia. I danni sono numerosi, bisogna ripristinare quanto prima la viabilità autostradale, ma le deviazioni sulla viabilità ordinaria stanno fortunatamente funzionando molto bene. Non c’è stato il temuto black out dei collegamenti".

"Stiamo entrando nella fase più critica – ha aggiunto il sindaco Variati – quella in cui l’acqua si ritira e bisogna ripulire dal fango. Sarà l’unità operativa dei vigili del fuoco a smistare tutte le informazioni e le richieste di aiuto. Da Bertolaso raccolgo la garanzia di potermi muovere al di fuori del patto di stabilità, agendo come se il Governo avesse già decretato lo stato di crisi. Quanto alla stima dei danni, tempo che per la città possa raggiungere qualche milione di euro. Le zone più critiche rimangono due: il centro storico e la zona della Riviera Berica. Oltre al centinaio di sfollati in queste ore ci stiamo occupando di tutto quanto serve per aiutare le persone che sono rimaste bloccate in casa. Nel pomeriggio la giunta comunale formalizzerà la richiesta di stato di crisi per emergenza ambientale e inizierà a stanziare i primi fondi per attivare anche imprese private che ci aiutino nei lavori di ripristino".

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