Città di Vicenza

11/10/2010

Monsignor Nosiglia diventerà arcivescovo di Torino, Variati: “A Vicenza è stato un pastore coraggioso a fianco degli ultimi”

Il sindaco di Vicenza Achille Variati, appresa la notizia ufficiale della nomina di monsignor Cesare Nosiglia ad arcivescovo di Torino, commenta: “Nel trasmettere a monsignor Nosiglia il mio augurio per l’incarico che andrà a svolgere in una diocesi importante e complessa come quella di Torino, desidero ricordare il ruolo forte che ha svolto a Vicenza. Nosiglia a Vicenza è stato il pastore coraggioso che si è sempre speso sui temi della comunità accanto a chi non ha voce. Sono state molte le volte in cui il vescovo ha preso posizione a difesa degli ultimi, affinché la pubblica amministrazione non li dimentichi e agisca secondo la logica dell’equità. Più volte Nosiglia si è espresso sugli immigrati, ricordando a tutti che è la persona come valore che va messa al centro, e non l’etnia o la religione. Più volte, sul tema dei nomadi, argomento sempre molto difficile, ha sottolineato che accanto all’esigenza del rispetto delle norme deve esserci la tutela dei diritti fondamentali, a partire dal diritto alla scuola dei bambini dei campi. Significativi sono stati i suoi appelli al dialogo con il mondo giovanile, da intercettare a partire dai nuovi linguaggi e dalle nuove tecnologie. Ci mancheranno, in definitiva, i richiami forti per la creazione di una comunità unita e solidale, lanciati da un pastore che, nel rispetto dei ruoli, non ha mai avuto paura di dare indicazioni chiare anche su argomenti scottanti e difficili. Un pastore al tempo stesso umile, cioè mosso da un atteggiamento di semplicità e servizio, e autorevole. Un pastore non a caso chiamato, in questi anni, a ricoprire incarichi ufficiali sempre più importanti, come quello di vicepresidente della Cei con il compito di occuparsi delle molteplici problematiche del Nord. Un ruolo, quest’ultimo, che mi auguro mantenga sia perché lo manterrebbe in contatto con Vicenza, sia perché ritengo Nosiglia un profondo conoscitore delle giuste attese di questa terra che si devono sposare con la solidarietà nazionale e internazionale”.

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