Città di Vicenza

04/10/2010

Dibattito in consiglio comunale sul Pum (Piano urbano della mobilità), Variati anticipa: “Vicenza ha bisogno della mobilità sostenibile”

“Pedoni che chiedono sicurezza negli attraversamenti, ciclisti che reclamano nuove piste, automobilisti che segnalano la necessità di parcheggi, autisti di mezzi pubblici che ricordano l’urgenza di corsie differenziate, negozianti che hanno bisogno di sosta e stalli di carico scarico. Tutte istanze legittime, presentate da portatori di interessi specifici. Il sindaco, però, deve essere promotore di interessi collettivi, cioè del bene comune che difficilmente coincide in modo totale e completo con le esigenze dei singoli. Una buona amministrazione pubblica ascolta e analizza le richieste di tutti, ma alla fine deve decidere per garantire il bene comune”. Queste le anticipazioni del sindaco Achille Variati rispetto alla posizione che assumerà oggi pomeriggio in consiglio comunale in occasione del dibattito chiesto dal PDL sul Piano urbano della mobilità. 

“Un sindaco – prosegue Variati - deve ascoltare i cittadini, ma deve anche guardare i dati. E i dati mi dicono che in soli tre mesi, da gennaio a marzo 2010, le centraline di Vicenza hanno misurato una concentrazione superiore ai 50 grammi di PM10 per metro cubo d’aria per ben 56 volte, anziché per le 35 volte previste dalla legge in un intero anno.  Se l’inquinamento dell’aria proveniente dalle industrie si è ridotto a causa della crisi, mentre quello prodotto dal riscaldamento domestico dovrà essere calmierato grazie a maggiori controlli per i quali stiamo pensando anche ad un ruolo di Aim Energy, quello provocato dalle automobili resta ancora troppo alto. Del resto, ci dicono i dati Istat, Vicenza è la terza città dopo Milano e Monza ad aver il rapporto più alto tra le auto, che da noi sono 63 mila, e i chilometri di strada, che sono 420”.

“Un sindaco che dispone di questi dati e vuole muoversi nell’interesse collettivo - commenta Variati - deve necessariamente puntare alla mobilità sostenibile. E’ questa una scelta obbligata per una città come la nostra che si sta avvelenando. Io non voglio avere morti sulla coscienza, a differenza di altri, come la Regione, che poco stanno facendo malgrado gli obblighi di legge”.

“Il Piano urbano della mobilità doveva essere istituito fin dal 2000 – ricorda il sindaco – . Ora che lo stiamo finalmente realizzando sarebbe importante che tutti, opposizione compresa, sostenessimo i progetti che vanno in questa direzione, invece che ostacolarne l’attuazione, magari addirittura a Roma”.

“Per quanto mi riguarda – conclude Variati – andrò avanti malgrado le polemiche. Pronto a rivedere le scelte in caso di errori, ma convinto che il bene comune sia superiore agli interessi particolari”.

“I cambiamenti sono sempre visti con sospetto – gli fa eco il consigliere comunale con delega alla mobilità e ai trasporti Claudio Cicero – e anche per questo bisogna essere determinati per riuscire a realizzare cose utili per tutti. La cosa importante è concretizzare il delicato equilibrio tra i diversi soggetti protagonisti della mobilità. Chi oggi attacca l’amministrazione su questo o quell’intervento pur dichiarando di non essere pregiudizialmente contrario alle piste ciclabili, ieri non ha permesso la realizzazione di certi percorsi, facendo mancare i finanziamenti necessari. Ringrazio il sindaco Variati per la sua determinazione”.

Quanto alla tempistica del Piano urbano della mobilità, nei prossimi 20 giorni sarà scelto il tecnico incaricato di redigerlo secondo le linee guida definite dall’amministrazione, con l’obiettivo di chiuderlo entro 6 mesi. “Entro l’estate – annuncia a questo proposito Variati -  entreranno a regime le novità sul trasporto pubblico locale”.

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