Città di Vicenza

11/09/2010

Il saluto dell’assessore all’istruzione e alle politiche giovanili Alessandra Moretti agli alunni, alle famiglie e al personale del mondo della scuola alla vigilia dell’apertura dell'anno scolastico

“L’apertura dell’anno scolastico rappresenta uno dei momenti più intensi sicuramente per gli studenti, ma anche per i loro dirigenti scolastici, per i docenti, per il personale e per le famiglie. Un momento preparato da mesi anche dagli uffici del settore istruzione del Comune di Vicenza impegnati, soprattutto nella pausa estiva, a garantire i servizi correlati al diritto allo studio.

Tutti protagonisti, quelli appena citati che, in questi anni, hanno attivato un percorso sinergico finalizzato a fare sistema e rete, attraverso un patto educativo in grado di progettare un’idea di città strettamente connessa al capitale umano che la Scuola è chiamata a crescere ed educare. Una Scuola in grado di assicurare l’applicazione concreta dell’articolo 3 della nostra Costituzione che afferma il principio di uguaglianza sostanziale, che può essere garantito solo se viene assicurata ad ogni cittadino una buona istruzione.

Purtroppo l’Italia spende ancora troppo poco per la Scuola, risultando ultima in classifica su 35 paesi considerati, e i recenti tagli dell’attuale Governo in questo campo minacciano pesantemente il futuro del nostro Paese.

Ralf Dahrendorf, grande scienziato sociale, sosteneva che “ogni essere umano, dovunque sia nato e di chiunque sia figlio, deve avere l’opportunità di sviluppare i propri talenti” e l’impegno delle Istituzioni deve essere rivolto a garantire un’istruzione diffusa e non di elite o di sole eccellenze.

Il Comune di Vicenza è impegnato a costruire una Scuola nella quale tutti i giovani possano iniziare a costruire il proprio futuro al fine di realizzare se stessi, le proprie aspettative e i propri sogni, anche e soprattutto oggi, periodo in cui la crisi economica e sociale rischia di mortificare le attese e le speranze delle nuove generazioni.

Nonostante questo, l’augurio che rivolgo agli studenti è quello di continuare a credere nelle proprie aspirazioni, impegnandosi nello studio e nella ricerca, ancorando i propri comportamenti e le proprie azioni a dei forti principi etici e morali, perché l’impegno nello studio e l’impegno civile vanno di pari passo.

Credo che tutta la nostra comunità educante ed istituzionale debba essere proiettata verso tale obiettivo, quello cioè di restituire a questo Paese una classe dirigente all’altezza delle sfide che siamo chiamati ad affrontare e capace di pretendere che il buon esempio venga prima di tutto da chi ha responsabilità politiche ed istituzionali.”

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.