Città di Vicenza

18/08/2010

Giovedì 26 agosto la conferenza dei servizi deciderà definitivamente sul Pat. Variati, “Nessun aspetto strategico è stato messo in discussione dalla Vtr”

“Nessun aspetto strategico del Pat è stato messo in discussione dalla Vtr, la Valutazione tecnica regionale, che anzi ha certificato che l’iter è coerente con quanto previsto dalla legislazione regionale. Giovedì 26 agosto a Palazzo Trissino si terrà la conferenza dei servizi decisoria. Poi ci sarà la ratifica formale da parte della giunta regionale e quindi la pubblicazione sul BUR”. Così il sindaco Variati ha sintetizzato gli ultimissimi passaggi che il Piano dell’assetto del territorio del Comune di Vicenza sta compiendo prima di entrare in vigore. Giovedì prossimo sarà lui, su delega del consiglio comunale, a rappresentare Vicenza nell’incontro decisivo con il commissario straordinario per l’attuazione della riforma del governo del territorio, architetto Vincenzo Fabris. Insieme dovranno verificare la coerenza della cartografia e della normativa del Pat con le prescrizioni date il 4 agosto scorso dalla Vtr. Quest’ultima ha fatto sintesi di tutti i pareri già espressi da genio civile, valutazione d’incidenza, valutazione ambientale strategica, i fondamentali pareri geologico e dell’agricoltura. La Vtr ha inoltre sovrapposto il Pat con il Ptcp adottato della Provincia, precisando che, fatti salvi gli elementi di salvaguardia, il Comune avrà un anno di tempo dall’approvazione definitiva del piano provinciale per iniziare l’adeguamento.

“Tutte le prescrizioni richieste dalla Vtr – ha precisato a questo proposito il direttore del dipartimento del territorio Antonio Bortoli – sono di natura assolutamente tecnica e minimale”.

“Oltre a questa verifica – ha spiegato il sindaco – la conferenza dei servizi affronterà in via definitiva la questione delle 405 osservazioni al Pat, 384 giunte al Comune e 21 pervenute direttamente alla Regione, dividendole in non congrue rispetto al piano, quindi da bocciare, e pertinenti, quindi da accogliere in sede di conferenza dei servizi. A questo proposito proporrò che le osservazioni, spesso promosse da singoli cittadini, che chiedono un’edificabilità aggiuntiva, pur non potendo essere accolte in sede di approvazione del Pat, vengano inviate al piano degli interventi con una sorta di prima promozione se non risultano contraddittorie con i vincoli del documento di pianificazione. Mi comporterò, nell’analisi delle osservazioni, secondo i criteri dati dal consiglio comunale, facendo finalmente chiarezza su una vicenda, quella del bando degli interessi diffusi, che si trascina da quasi un decennio”.

“Da parte mia – ha concluso il sindaco – ho fatto tutto il possibile per accelerare i tempi, concludendo l’iter nella prima parte del mio mandato. Certo, con il cambio dell’amministrazione regionale, è stato accumulato un ritardo fisiologico di 4 mesi. Ora siamo in dirittura di arrivo, con l’obiettivo di inserire nel primo piano degli interventi, che sarà di esclusiva competenza del consiglio comunale,  tutto ciò che può realisticamente partire”.

In questo senso,  l’accordo di programma con Ulss è stato impostato, quello dell’Ipab è già in fase avanzata e per quanto riguarda la Provincia sono state stese le linee. Quanto alle preintese con i privati, sono a buon punto, tra le altre, quella sulle Montagnole e il Pp7, quella dell’area ex Domenichelli, quella di Monte Asolone.

 

 

 

 

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