Città di Vicenza

06/08/2010

Sicurezza, si è concluso il progetto Notti tranquille, ma non si ferma la lotta alla prostituzione nell’asse stradale Ponte Alto - piazzale De Gasperi

Si è chiuso nelle scorse settimane il progetto “Notti tranquille”, ma non si ferma la lotta alla prostituzione che l’amministrazione comunale sta portando avanti da un paio d’anni lungo l’asse stradale compreso tra piazzale De Gasperi e Ponte Alto.

Anzi, proprio grazie al progetto, è stato possibile in questi giorni installare e collegare ai monitor delle centrali operative del comando della polizia locale e della questura tre nuove telecamere, peraltro segnalate da quattro grandi cartelli gialli, visibili anche di notte: una all'angolo tra piazzale Giusti, via Battaglione Monte Berico e corso S. Felice, una all'angolo tra viale Verona e via D'Annunzio, un’altra davanti al residence Campiello di viale S. Lazzaro 108. “Quest’ultimo è uno dei punti neri del degrado cittadino – ha sottolineato l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza, questa mattina, davanti alle immagini in arrivo dalle 16 telecamere presenti sulle strade cittadine, che scorrono sui grandi monitor della centrale operativa, sotto lo sguardo attento di due agenti -. Vorremmo un po’ alla volta che la nomea del Campiello cambiasse, soprattutto per chi ci abita: non solo prostitute, ma anche persone che lavorano, che hanno famiglia, che vorrebbero avere una vita normale e che invece subiscono una situazione assai difficile e di disagio per il continuo via vai di clienti”.

L’altra novità presentata dall’assessore questa mattina, con al fianco il sostituto commissario della squadra mobile della questura di Vicenza, Giampaolo Bettini, è stata l’auto dotata di un sistema di registrazione video-audio sul tettuccio, che consente quindi riprese in movimento, riprodotte in tempo reale in centrale operativa e con possibilità di registrazione. “E’ un altro degli strumenti acquistati sempre grazie al progetto Notti tranquille - ha rilevato l’assessore -. Ci servirà soprattutto in caso di manifestazioni, cortei, partite di calcio, problemi di viabilità e in servizio notturno. Non è una sindrome da Grande fratello, ma una tutela in più, a favore e non contro i cittadini”.

“Il videocontrollo è molto importante per le forze dell’ordine – ha dichiarato Bettini -. Per la squadra mobile in particolare, che è deputata ad avviare indagini che siano immediatamente conseguenti ad azioni delittuose. È uno strumento in più che contribuisce ad ottenere buoni risultati, anche in fase investigativa. Va quindi un plauso a chi ha speso tempo e risorse per dotare la città di questi strumenti efficacissimi”.

“Le telecamere non potranno essere usate per sanzionare chi si ferma a contrattare le prestazioni sessuali con le prostitute – ha precisato Dalla Pozza -. Però è chiaro che qualunque comportamento che avviene in quella zona è sotto gli occhi nostri e della polizia di Stato. Tuttavia, finché non interverrà un provvedimento legislativo che vieti la prostituzione su strada, noi possiamo solo contenere il degrado, non eliminarlo”.

L’occasione oggi è servita inoltre all’assessore per tracciare un bilancio conclusivo del progetto Notti tranquille, che la polizia locale ha portato avanti per 15 mesi, tra il 2009 e il 2010, per fronteggiare il problema sicurezza nella delicata zona che comprende, precisamente, Campo Marzo, via Torino, via Napoli, via Firenze, piazzale De Gasperi, corso San Felice e Fortunato, viale Verona, viale San Lazzaro, località Ponte Alto e le rispettive laterali. Fin dal suo insediamento, infatti, l’amministrazione Variati ha cercato di contrastare il degrado generale, dovuto in particolare alla presenza di prostituzione e locali notturni. Dapprima, esattamente due anni fa, intervenendo con un’apposita ordinanza sindacale sulle leggi di mercato della prostituzione: sanzioni da 500 euro per chi si ferma lungo la strada a contrattare una prestazione, chiedere informazioni, far salire una prostituta in auto, ma anche contro le stesse prostitute se abbigliate in modo indecente. Poi, sempre nello stesso anno, ottenendo dalla Regione un finanziamento di circa 154 mila euro su una spesa complessiva di 350 mila per lo specifico progetto Notti tranquille.

Sono così stati 40 gli agenti impegnati, su base volontaria, in quasi 2500 ore di servizio aggiuntivo, di cui 300 in orario notturno fino alle 4 del mattino.

Notevoli i risultati: 378 le prostitute identificate, di cui 66 sanzionate per violazione dell’ordinanza, 221 le sanzioni ai clienti, 167 controlli nei pubblici esercizi, 42 dei quali hanno portato gli agenti a staccare altrettanti verbali per violazione degli orari di apertura o per musica e rumori molesti in orario notturno, 46 infine le sanzioni per guida in stato di ebbrezza.

“Uno dei risultati più evidenti - ha evidenziato Dalla Pozza - è che, se prima dell’ordinanza si contavano anche 120 prostitute lungo l’asse viario in questione, oggi se ne contano tra le 40 e le 60, e risultano peraltro abbigliate in modo assai meno indecente. I controlli appartamento per appartamento al residence Campiello, poi – ha aggiunto -, hanno portato alla creazione di una mappa completa dello stabile, con informazioni su proprietà, effettivi residenti o utilizzatori, e prestanome: un lavoro che ha rivelato come su 108 appartamenti, almeno un quinto è utilizzato per l’esercizio della prostituzione e che, condiviso con le altre forze dell’ordine, è stato utile per un’importante operazione della questura che si è conclusa con numerosi arresti e fogli di via”.

Notti tranquille ha infine consentito alla polizia locale di acquistare altri nuovi veicoli e strumentazioni, tra cui misuratori di velocità, alcool e sostanze stupefacenti, cartellonistica informativa, dissuasori stradali e punti di illuminazione, ma anche vestiario operativo, radio e telecamere portatili.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.