Città di Vicenza

04/08/2010

Mensa scolastica, chiusa la gara d’appalto. L’assessore Moretti: “I tagli del Governo si riflettono sul costo di ciascun pasto, ma mi impegno perché l’aumento sia inferiore ad un euro”

Il servizio di ristorazione scolastica verrà affidato per i prossimi due anni al raggruppamento d’impresa costituito da Serenissima Ristorazione, Camst ed Euroristorazione per un valore annuo di 2.120.000 euro pari a 388 mila pasti.

L’annuncio è stato dato questa mattina dall’assessore all’istruzione, Alessandra Moretti, a conclusione della gara d’appalto per la gestione della mensa scolastica nelle scuole primarie e secondarie di primo grado di competenza comunale.

Come ha ricordato l’assessore, il bando ha incluso per la prima volta anche il servizio di distribuzione dei pasti. Lo scodellamento infatti non potrà più essere svolto dal personale ausiliario, a causa delle pesanti riduzioni di personale dovute ai tagli della riforma Gelmini e della manovra economica Tremonti. In caso contrario infatti non potrebbero essere più garantite le altre attività, come la sorveglianza, l’apertura, la chiusura e la pulizia delle scuole. “Questo ci ha costretto ad inserire nel capitolato di gara anche l’attività di distribuzione dei pasti che comporta necessariamente un aumento della tariffa – evidenzia Moretti -. Il Governo sostiene di non toccare il portafoglio dei cittadini, ma in realtà lo fa e pesantemente, costringendo i Comuni ad aumentare i costi dei servizi alla persona. Per cui ci troviamo ora nella difficile situazione di dover ritoccare la tariffa, in un momento di crisi economica come questo. La percentuale di aumento va ben ponderata e pertanto decideremo dopo Ferragosto, al rientro dalle ferie di tutta la giunta”.

In effetti l’esito della gara d’appalto ha portato il costo complessivo per ciascun pasto ad alzarsi da 4,26 euro a 5,46. Finora però le famiglie pagavano solo 3,90 euro perché la differenza di 36 centesimi veniva coperta dal Comune.

“Va detto – osserva Moretti – che l’attuale tariffa di 3,90 euro a carico delle famiglie è ferma da cinque anni nonostante gli aggiornamenti Istat e risulta una delle più basse in Veneto e non solo. Basti pensare che a Padova le famiglie pagano 4,87 euro e a Bologna 4,16. In ogni caso mi impegno perché l’aumento per singolo pasto sia inferiore a un euro”.

L’assessore Moretti ha inoltre annunciato che se vi sarà un aumento per i pasti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, questo andrà applicato in egual misura anche alle scuole dell'infanzia, la cui retta di 56 euro mensili è, anche questa, ferma da cinque anni e la più bassa tra quelle applicate negli altri Comuni capoluogo di provincia del Veneto. 

“Il lungo percorso di definizione della nuova gara – ha quindi sottolineato l’assessore - era stato condiviso con i dirigenti scolastici, l’Ulss e il Comitato Mensa, e ha visto introdotte due importanti novità per andare incontro al gradimento dei ragazzi e per abbattere le quantità di cibo avanzato: il passaggio dal menù tradizionale, costituito da primo, secondo, contorno, frutta o dessert, ad un menù composto da verdura di stagione, “piatto forte”, cioè un primo o un secondo, frutta o dessert; e la richiesta di utilizzare pomodori e legumi biologici, due quindi fra gli alimenti maggiormente utilizzati”.

Per quanto riguarda infine il trasporto scolastico l’assessore Moretti ha annunciato che sono state potenziate le sette linee esistenti: “Abbiamo allungato i percorsi e aggiunto fermate per andare incontro alle esigenze delle famiglie. Tuttavia anche l’abbonamento mensile di 25 euro è destinato a subire aumenti: la nuova normativa, infatti, impone alle ditte di sostituire tutti i mezzi con un inevitabile aumento delle spese”. 

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.