Città di Vicenza

23/07/2010

Variati presenta il nuovo cda dell’Ipab “Una squadra di tecnici guidati da un politico al servizio degli anziani”

“Avevo promesso che non avrei fatto il consiglio di amministrazione dei partiti e così è stato. Quello che nomino è un cda di tecnici guidati da un politico competente, sensibile e di mia fiducia. Alla bramosia dei partiti che hanno occupato poltrone rispondo con il diritto dovere della politica di dirigere secondo gli indirizzi di questa amministrazione una squadra di valenti tecnici”. Introduce così, il sindaco Achille Variati, la presentazione dei cinque nomi che ha scelto per il nuovo consiglio di amministrazione dell’Ipab su una rosa di 101 cittadini che si erano offerti per questo servizio. “Perché di servizio si tratta – ha precisato il sindaco – dal momento che in cinque guadagneranno tutti insieme e al lordo 50 mila euro l’anno, cioè meno di quanto prendeva da solo il presidente del precedente cda”.

Per la presidenza il sindaco ha indicato il capogruppo della lista Variati sindaco, Giovanni Rolando, 64 anni: “E’ lui l’unico politico della squadra - ha detto - che ho scelto non su richiesta, ma valutando il suo curriculum. Dal lavoro in fabbrica, agli impegni sindacali e nel volontariato, dal ruolo di consigliere regionale promotore di numerose leggi a quello di consigliere comunale e capogruppo della mia lista, Rolando può vantare un percorso con le caratteristiche etiche e di servizio che gli permetteranno di guidare l’Ipab in assoluta sintonia con l’amministrazione. Ovviamente, per accettare questo incarico, ha dovuto rassegnare le dimissioni dal consiglio comunale per il quale tanto si è speso, lasciando il posto al primo dei non eletti che è il dirigente scolastico Urbano Bonato, persona valida che potrà portare a sua volta un prezioso contributo alla maggioranza”.

Tutti tecnici, invece, gli altri membri del nuovo consiglio. Si tratta del dottor Daniele Bernardini, degli avvocati Gianni Cristofari e Giovanni Gozzi e della dirigente scolastica Vanna Santi.

Daniele Bernardini, 59 anni, è da pochi giorni in pensione dopo aver diretto, dal 1994, il settore di Endoscopia digestiva dell’Ulss 6. E’ stato tra l’altro presidente della Società medica chirurgica vicentina e da tre anni è membro attivo del Comitato per l’etica clinica dell’Ulss 6: “Un medico molto conosciuto ed apprezzato - ha precisato Variati - che ha scelto il servizio pubblico quando avrebbe potuto intraprendere altre strade e che vuole continuare ad impegnarsi per gli altri in questa nuova fase della sua vita”.

L’avvocato Gianni Cristofari, 52 anni, è stato il primo difensore civico di Vicenza ed è stato consigliere comunale sino all’aprile del 2008 presiedendo la commissione consiliare Affari istituzionali. “Attualmente – ha precisato il sindaco – non è iscritto ad alcun partito e non è un uomo della mia maggioranza”.

Giovanni Gozzi, 39 anni, è avvocato bioeticista. Dopo la laurea in giurisprudenza ha ottenuto infatti il master in bioetica all’Università Cattolica del Sacro Cuore e la licenza in bioetica all’Università Regina Apostolorum di Roma. “L’avvocato Gozzi – ha ricordato Variati  – è inoltre vicepresidente dell’Unitalsi di Vicenza e segretario vicentino dell’Unione giuristi cattolici italiani, oltre che membro del consiglio di amministrazione del seminario vescovile di Vicenza”.

Vanna Santi, 65 anni, laureata in economia e commercio, dopo aver insegnato economia aziendale è diventata preside e da 25 anni è la dirigente scolastica dell’Istituto professionale Montagna. “E’ una professionista – ha aggiunto il sindaco – che all’interno del mondo della scuola si è sempre impegnata per l’innovazione e la qualità”. E’ stata, tra l’altro, responsabile del Polo/laboratorio nazionale per lo sviluppo della qualità nella scuola di Vicenza, componente del Comitato capi d’istituto del ministero della Pubblica istruzione e del team di consulenza per la Riforma della scuola secondaria di secondo grado.

“Al mio insediamento – ha ricordato Variati – avevo trovato un consiglio di amministrazione di 9 membri, tutti di nomina partitica, imposti sul finire del mandato precedente dagli schieramenti dell’allora maggioranza. Malgrado questa scorrettezza, avevo tentato di collaborare, ma quel consiglio di amministrazione era rapidamente imploso, costringendo la Regione a commissariare l’ente. Al termine del paziente lavoro del commissario straordinario Tiziano Zenere, con il quale ho lavorato ottimamente, consegno al nuovo cda, ridotto da 9 a 5 membri e con emolumenti ben inferiori al precedente, un patrimonio tra i più importanti della città, perché gestisce i servizi per la non autosufficienza residenziale e semiresidenziale rivolti ai nostri anziani, ai quali dobbiamo riconoscenza e amore. Consegno inoltre una realtà di più di 600 dipendenti, con professionalità da valorizzare e attese a cui dare risposte, soprattutto in un momento economicamente delicato come l’attuale. Consegno, ancora, un grande progetto che attraverso l’accordo di programma tra gli enti prevede la storica innovazione dell’Ipab nel nome dei benefattori che tanto gli hanno donato nel tempo, per garantire il servizio agli anziani. Consegno, infine, una grande intesa tra le istituzioni, una sintonia tra Comune, Ulss, Regione e Ipab che non si registrava da anni e che consentirà di fare grandi cose”.

“In cambio – ha concluso il sindaco – mi aspetto che il nuovo cda si prodighi perché questo grande progetto si evolva nel segno dell’innovazione senza la quale l’Ipab sarebbe destinata al tramonto. Mi aspetto che il personale venga valorizzato e possa lavorare con serenità per i nostri anziani. Mi aspetto che i consiglieri siano davvero al servizio dell’Ipab, degli anziani ospiti e della città”.

“Quello che serve adesso – ha aggiunto l’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari , vicino al sindaco in questa fase di transizione dell’ente – è che il nuovo cda lavori come squadra, sviluppando la rete che abbiamo tessuto con gli altri enti. Vicenza, nell’ambito dei servizi alla non autosufficienza, è davvero nelle condizioni di tracciare un percorso storico e di diventare laboratorio e modello per le altre realtà del Veneto.”

Lunedì mattina è in programma il passaggio di consegne con il commissario Zenere e la nomina formale del presidente da parte del nuovo consiglio di amministrazione.

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