LaCommander Cody Band e la leggenda del country rock USA, George Frayne, in arte Commander Cody, saranno in Campo Marzo a Vicenza mercoledì 21 per una tappa del loro tour che per la prima volta raggiunge anche l’Italia.
Ad aprire il concerto, dopo 20.30, sarà la Paltàn Blues Band, formazione vicentina che propone un’originale versione dei classici blues di Robert Johnson tradotti in dialetto veneto da Antonio Stefani.
L’evento, ad ingresso gratuito, fa parte del cartellone di “Estatequi”, la rassegna del Comune di Vicenza promossa dall’assessorato alla cultura in collaborazione con il Teatro Stabile di Innovazione La Piccionaia – I Carrara e con il contributo di Gruppo Aim, Regione Veneto, Confindustria Vicenza e Unicredit Banca.
Sin dagli esordi di 40 anni fa con i Lost Planet Airmen, la tastiera di Commander Cody è stata la cifra stilistica distintiva di un country & roll dinamico e travolgente, fatto in egual misura di western swing, rock & roll, boogie, country, rhythm & blues. Una miscela che ha resistito superando mode e tendenze, ponendosi sin dal debutto di Lost In The Ozone (1971), come trait d’union tra le nuove istanze del country rock targato West Coast e le radici proletarie e blue collar del rock and roll, declinato nel country. La formazione attuale di Commander Cody Band, vede, accanto a Commander Cody, il batterista Steve Barbuto (già  con Johnny e Edgar Winter), il chitarrista Mark Emerick (già  con Gregg Allman, Dickey Betts, Marshall Tucker Band) e il bassista Rick Mullen (già  con Van Morrison e Don McLean). Nel repertorio, reinterpretato con l’energia che da sempre caratterizza gli show di Commander Cody, non mancano ovviamente i classici come Hot Rod Lincoln, Smoke, Smoke, Smoke That Cigarette, Lost in the Ozone, Too Much Fun, Rock That Boogie, House of Blue Lights, Truck Drivin’ Man (www.commandercody.com).
Quanto invece alla Paltàn Blues Band la compongono Alcide Ronzani (chitarre), Paolo “Catfish” Ganz (armonica) Roberto Baga (canto), Walter Bottazzi (basso), Guerrino Dal Lago (batteria) e Stefano Ferrio (voce narrante). Tra le sue produzioni c’è l’album Tuta stanote che propone un’origine versione dei classici blues di Robert Johnson tradotti in dialetto veneto.