Città di Vicenza

22/06/2010

Variati: "A Shanghai per promuovere Vicenza nel mondo"

"Il turismo è la prima industria del Veneto, ma non di Vicenza. Tuttavia nei prossimi anni potrà diventare una gamba essenziale del nostro sviluppo economico. Per questo dobbiamo puntare sulla promozione. Non ragioniamo in piccolo. Non facciamoci frenare da polemiche sciocche e pericolose. Serve essere orgogliosi di una città che è nel suo insieme, e non per un solo monumento, patrimonio dell’Unesco. I primi ambasciatori della città siamo noi vicentini, ma evidentemente finora non lo siamo stati abbastanza. Da oggi, con una delegazione finalmente unitaria che mette insieme Comune, Provincia, Fiera e Consorzio Vicenza è, le cose cominciano a cambiare, nel segno di una catena salda che coinvolgerà anche albergatori e ristoratori. Vado con questi sentimenti per Shanghai, dove Vicenza potrà incrociare un pezzo di mondo e farsi conoscere". Alla vigilia della partenza per l’Expo cinese, il sindaco Achille Variati ribadisce il senso del suo viaggio: esporre la città, e il suo potenziale turistico, in una delle vetrine più importanti del mondo.

"Ho mantenuto la delega al turismo non come una medaglia da apporre sul petto – prosegue Variati - ma perché credo fermamente nella necessità che la città punti su questa carta e avvii finalmente un processo di promozione sfruttando tutta la forza della figura del sindaco. A Shanghai lavorerò, grazie anche all’indispensabile aiuto della Fiera, per promuovere l’immagine di Vicenza nell’immenso bacino costituito dal mercato turistico cinese".

L’obiettivo è far conoscere anche ai cinesi monumenti di levatura internazionale come il teatro Olimpico, che ha già importanti numeri da sbandierare: 117 mila visitatori nel 2007, 150 mila nel 2008 che è stato l’anno palladiano e della grande mostra, 130 mila nel 2009 e già 55 mila nei primi cinque mesi del 2010. "Si tratta – commenta il sindaco – di cifre che dimostrano che il turismo a Vicenza non sta calando, checché ne dica qualche disfattista a tutti i costi, anzi tiene bene malgrado la crisi. Noi, ora, vogliamo trasformare il turismo mordi e fuggi in un soggiorno più lungo, che dia il tempo al visitatore di conoscere e apprezzare un centro storico davvero unico".

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