Città di Vicenza

18/06/2010

Il 20 giugno è la Giornata mondiale del rifugiato. L’assessore Giuliari fa il punto della situazione e annuncia l’adesione di Vicenza alla “Comunità di pratica veneta sul diritto d’asilo”

Il 20 giugno si celebra la Giornata mondiale del rifugiato, istituita dall’Onu per riaffermare i valori sui quali sono basati gli accordi internazionali in materia di protezione dei rifugiati. La giornata, riconosciuta a livello universale, costituisce un sostegno agli sforzi che l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr), le Ong e le altre organizzazioni impegnate nel settore compiono congiuntamente per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle sofferenze dei rifugiati.

“Il Comune di Vicenza è a fianco delle associazioni e di tutti coloro che si impegnano ad aiutare le persone che sono state costrette ad abbandonare il proprio Paese a causa delle guerre e delle persecuzioni – dichiara l’assessore alla famiglia e alla pace, Giovanni Giuliari -. Lo stesso consiglio comunale ha recentemente assunto un impegno specifico, grazie ad una mozione presentata da diversi consiglieri comunali che, indipendentemente dalla collocazione politica, hanno voluto affermare l'importanza di valorizzare la presenza dei rifugiati politici nella nostra città anche con interventi educativi nelle scuole e di informazione ai cittadini. Il tema della giornata mondiale per il 2010, ‘Un luogo sicuro per ricominciare’ – continua -, è un incoraggiamento alla nostra città a far ancora una volta leva sui valori dell'accoglienza e dell'ospitalità e diventare così luogo dove i rifugiati possano esser accolti ed aiutati a ricominciare una vita fatta di sicurezza, dignità e speranza".
L’assessore Giuliari evidenzia a questo la recente adesione del Comune alla “Comunità di pratica veneta sul diritto d’asilo”, che coordina a livello regionale i progetti territoriali per l’accoglienza delle persone rifugiate, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale. Scopi della comunità sono, tra gli altri, l’approfondimento sul tema del diritto d’asilo, la creazione di partenariati per la ricerca di risorse economiche e la realizzazione di progetti nell’area dei servizi e della formazione, in particolare rivolti agli operatori della pubblica amministrazione e del terzo settore sugli aspetti giuridici, organizzativi, amministrativi e pedagogici connessi all’accoglienza dei rifugiati.
“Tale adesione da parte del Comune di Vicenza – commenta l’assessore Giuliari, ricordando che vi aderiscono, tra l’altro, anche i Comuni di Venezia, Padova, Rovigo, Verona, Montebelluna e Santorso - corrisponde alla volontà dell'amministrazione di agire in osservanza alla Costituzione, ma anche allo statuto del Comune, che obbliga gli amministratori a promuovere l'inserimento degli immigrati e dei rifugiati politici nella comunità locale, rimuovendo gli ostacoli che impediscono alle persone dimoranti nel territorio comunale di utilizzare i servizi essenziali offerti ai cittadini”.
L’Alto Commissariato per i rifugiati contava alla fine del 2008 circa 42 milioni di persone costrette ad una migrazione forzata (sfollati, fuggiti a guerre o persecuzioni). L’Unione Europea, che rappresenta la destinazione d’arrivo di circa il 12% di coloro che fuggono da situazioni a rischio nel Paese di origine, contava allora 1.377.761 rifugiati, 293.672 richiedenti asilo e 69.658 apolidi. Mentre in Italia, sempre a fine 2008, i rifugiati erano circa 47 mila. Nel Veneto – dove esiste una esperienza pluriennale di accoglienza – il sistema Sprar (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) accoglie circa 300 unità all’anno. Scendendo ancora nel dettaglio, a fine 2009 la questura di Vicenza registrava 147 rifugiati con valido permesso di soggiorno, ai quali vanno aggiunti oltre un centinaio di persone riconosciute rifugiate con la domanda di rinnovo del permesso di soggiorno in corso, e i residenti nel Vicentino già riconosciuti rifugiati, ma non ancora passati in questura per il rinnovo del titolo.

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