Città di Vicenza

16/06/2010

Giornata del bambino africano

Ricordare il contributo dei bambini alla lotta contro l’apartheid. E’ questo l’obiettivo della Giornata del bambino africano voluta dall’Organizzazione dell’unità africana già nel 1991 e sostenuta dal Comune di Vicenza con una serata promossa e organizzata dal Gruppo Africa, Italia nats, Asoc solidarietà & cooperazione. L’evento si terrà sabato 19 giugno al “Caffè del Sole”, in via Colombo 41 al Villaggio del Sole, in collaborazione con la cooperativa “Il mosaico”.

“A seguito della recente decisione del consiglio comunale di assegnare risorse nel bilancio 2010 a sostegno di iniziative per l’immigrazione e la cooperazione internazionale – commenta l’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari - , l’amministrazione sostiene la “Giornata del bambino africano” per richiamare l’attenzione sul fenomeno dei bambini italiani lavoratori, quale segno di condivisione dei problemi che molte famiglie immigrate residenti a Vicenza portano con sé nel momento in cui lasciano la propria terra. La giornata del bambino africano, inoltre, è un momento importante di sensibilizzazione e di conoscenza di quella che è la vita dei bambini poveri.”

Il programma prevede alle 19.30 la presentazione storico-politico della nascita della Giornata del bambino africano. Seguirà, alle 20.15, l’installazione fotografica del viaggio in Benin svoltosi tra ottobre e novembre 2009 da una delegazione di AsoC e Italianat’s, in occasione dell’ottavo incontro africano del “Movimento dei bambini e giovani lavoratori” (MAEJT). Un ricco buffet e un concerto, dalle 21, concluderanno la serata.

L’iniziativa ricorda un sanguinoso fatto di cronaca accaduto nel giugno del 1976 nella township di Soweto, in Sud Africa, dove, durante uno sciopero, il tredicenne Hector Pieterson venne ucciso. Il ragazzino protestava, insieme ai compagni della Orlando west junior school, per impedire l’attuazione di un decreto governativo che imponeva a tutte le scuole per neri l’utilizzo della lingua afrikaans accanto a quella inglese. Nonostante il carattere pacifico della manifestazione, vennero lanciati gas lacrimogeni contro il corteo e la polizia aprì il fuoco. Tra le vittime ci fu Hector Pieterson che da allora diventò il simbolo della violenza del regime sudafricano e, al contempo, uno dei simboli della lotta contro l’apartheid.

Per informazioni contattare il 348 7695552, scrivere a gruppoafricavicenza@gmail.com o visitare il sito www.asoc.it.

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