Città di Vicenza

15/06/2010

Teatro comunale, è Flavio Albanese il nuovo presidente della Fondazione

È Flavio Albanese il nuovo presidente della Fondazione Teatro comunale Città di Vicenza. L’annuncio è stato dato questo pomeriggio dal sindaco di Vicenza, Achille Variati, in qualità di rappresentate dell’ente proprietario del teatro, e da Gianni Zonin, presidente della Banca popolare di Vicenza e presidente dell’assemblea dei soci della Fondazione.

Proprio questa mattina si è infatti riunita l’assemblea – che ha peraltro riconfermato Zonin alla sua presidenza - per la nomina dei componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione: l’assessore alla cultura Francesca Lazzari e il direttore uscente del conservatorio “Pedrollo”, maestro Paolo Troncon, per il Comune di Vicenza, il professor Marino Breganze e Annalisa Lombardo per la Banca popolare di Vicenza, Paola Battocchio e Danilo Preto per la Fondazione Sisa e Walter Fortuna per l’Associazione Industriali di Vicenza.

A proporre all’assemblea il nome di Flavio Albanese alla presidenza del Cda è stato lo stesso sindaco Variati: “Dopo la fase della costruzione e del primo consolidamento dell’attività teatrale – ha dichiarato -, serve ora una fase di sviluppo ulteriore. Allo scopo ritengo utile una figura che non sia né istituzionale né politica, ma una figura capace di lanciare il teatro verso sfide che lo rendano innanzitutto più cuore pulsante della città. Il teatro dovrà quindi allargare il suo pubblico a quella parte di Vicenza che ancora non lo ha scoperto, dovrà entrare in rapporto con gli altri quattro teatri e realtà culturali della città e dovrà cercare ulteriori soci e sponsor per consolidare il suo ruolo a livello nazionale ed estero. Flavio Albanese è uno dei soggetti della cultura vicentina più attivi, riconosciuti e accreditati a livello internazionale, grazie alle sue competenze, conoscenze e sensibilità nell’arte, nell’architettura e nella cultura. Nel suo vastissimo curriculum di grandi esperienze professionali e artistiche, basti citare il recentissimo triennio di direzione della rivista “Domus”, che ne ha consacrato il nome a livello internazionale. E per la prima volta la città chiede a questo suo figlio illustre di accettare la sfida di un ruolo istituzionale di grande importanza”.

“Mi è stato chiesto di fare un ragionamento sul teatro quale punto di passaggio tra un insieme di organismi culturali che la città ha e che vanno ricollegati tra loro per fare sistema – ha dichiarato a sua volta il neo-presidente Flavio Albanese -. La città è come una sorta di sistema arterioso, in cui è la società ad originare il sangue, il quale arriva al cuore – il teatro – e da qui deve tornare alla città riossigenato. Le suggestioni, che arrivano da chi vive la città e non da chi le impone o se le inventa, vanno sentite, accolte, metabolizzate e riconsegnate ai cittadini. Il teatro è il vero luogo di incontro e di riflessione sociale della città, è il luogo per eccellenza in cui la città si mette in gioco. Ringrazio i soci della Fondazione per aver avuto il coraggio di una scelta atipica, e spero di onorare la loro fiducia”.

Il presidente dell’assemblea dei soci, Gianni Zonin, ha infine annunciato che l’assemblea ha accettato con molto piacere la proposta dello stesso sindaco Variati di dare ad Enrico Hullweck, a nome di tutta la città, un pubblico riconoscimento. “Hullweck ha una medaglia che nessuno gli potrà mai togliere – ha infatti spiegato Variati -: quella di essere stato il sindaco che ha voluto tenacemente il teatro, che lo ha fatto costruire, lo ha inaugurato e avviato. Di questo gli va dato pieno merito”.

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