Città di Vicenza

08/06/2010

Variati commenta la manovra appellandosi a Zaia: "Operazione ingiusta e schifosa perché penalizza i Comuni virtuosi del Nord"

Nel giorno in cui in consiglio comunale viene trattato il consuntivo 2009 il sindaco di Vicenza, "umiliato e indignato", ha denunciato le pericolose ricadute sui bilanci dei Comuni del provvedimento per il contenimento della spesa pubblica.

"Così com’è ora – ha dichiarato il sindaco Variati – la manovra è un’operazione ingiusta e schifosa, soprattutto perché tiene come riferimento per i tagli i conti del 2009, senza distinguere tra Comuni virtuosi e Comuni spreconi. Noi, che l’anno scorso ci siamo impegnati nel rigido controllo della spesa, nella riduzione dei mutui, nel rispetto del patto di stabilità, ora veniamo trattati alla stregua di chi ha sforato il patto e non ha attivato alcuna manovra virtuosa. In poche parole, sono stato uno stupido a pretendere il rigore che mi era stato richiesto dal Governo, perché il contenimento che con estrema difficoltà ho garantito diventa ora il punto di partenza per dirmi quanto dovrò spendere e investire in meno nel 2011! Questo metodo non funziona. E’ insano. La manovra di contenimento, in Italia come in tutta Europa, era indispensabile, ma serviva un’operazione strutturale che, perlomeno, valutasse i conti di un triennio per premiare chi si è impegnato nella riduzione dei costi. Invece il miliardo e mezzo in meno di trasferimenti dallo Stato e l’altro miliardo e mezzo di riduzione per il patto di stabilità riguarderà indistintamente tutti i Comuni con più di 5.000 abitanti, con un miope calcolo basato solo sul numero dei cittadini. Queste sono politiche elaborate, più che dal Governo, dai ragionieri dello Stato, oscuri personaggi di cui non conosciamo il volto né il nome. Non è giusto che formiche e cicale siano trattate allo stesso modo. Mi appello al governatore Zaia perché difenda con forza il sistema virtuoso dei nostri Comuni veneti, se c’è ancora la possibilità di intervenire. Ne va della stabilità delle nostre comunità".

Le preoccupazioni principali del sindaco oggi si chiamano riduzione dei servizi e riduzione degli investimenti: "Nel conto consuntivo del 2009 – ha proseguito Variati – dove la parte corrente ammonta a 102 milioni di euro, abbiamo impegnato il 99,78% degli stanziamenti. Inoltre, su 58 milioni di euro destinati agli investimenti, malgrado la crisi che non ci ha portato tutte le risorse esterne e le alienazioni previste, abbiamo comunque impegnato tutta la parte relativa ai mutui, pari a 47 milioni di euro. Ciò significa che abbiamo prodotto progetti che sono stati finanziati e che ora stanno dando lavoro alle imprese. Se ci obbligano a ridurre ancora, che ne sarà dei servizi ai cittadini e degli investimenti? Dov’è il volano positivo per l’economia se non posso pagare le imprese? Devo forse andare a scuola da quei sindaci che si sono visti sanare il debito cittadino con centinaia di milioni di euro dello Stato?".

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