Città di Vicenza

07/06/2010

Territorio, un corridoio ecologico collegherà i Berici, il Bacchiglione e il Tesina

Un corridoio ecologico e ambientale che dia continuità ad un’area naturalistica che, dalla dorsale berica nel Comune di Longare, passa per il parco naturale dei Monti Berici, il lago di Fimon, il Tesina, le cave di San Rocco di Arcugnano-Longare e la direttrice Bacchiglione-Tesina. È l’obiettivo del progetto elaborato dal Comune di Vicenza assieme alla Regione Veneto per restituire alla città un collegamento con la sua campagna in un’area molto delicata e importante culturalmente.

“Lì esiste già un corridoio ecologico-naturale – dichiara l’assessore alla progettazione e all’innovazione del territorio, Francesca Lazzari -, che però ad un certo punto si interrompe. Con questo piano invece noi andiamo a recuperare e a creare una continuità biologica e naturale che, entrando nel Comune di Vicenza, si ricollegherà peraltro con l’intervento della Valletta del Silenzio. Questa vasta zona viene così recuperata, preservata, valorizzata e restituita fruibile ai cittadini, perché resterà agricola, grazie ai ’paletti’ che andiamo così a fissare e che costituiranno un vincolo e un riferimento per tutti gli altri interventi successivi”.

Il progetto, che prevede un costo complessivo di 850 mila euro, sfrutta in particolare un finanziamento che la Fondazione Cariverona ha assegnato alla Regione per promuovere il tema dei corridoi ecologici, cioè i collegamenti intercomunali e di luoghi attraverso i fiumi.

Il Comune di Torri di Quartesolo, ad esempio, ha già avuto un finanziamento per la realizzazione nella sua sponda di un parco sul fiume, al quale il Comune di Vicenza andrà ad unirsi proprio grazie al progetto presentato oggi: il corridoio ecologico infatti metterà in collegamento culturale la direttrice Bacchiglione-Tesina, il ponte palladiano, le ville di Bertesina, la Rotonda, la Valletta del Silenzio, i Berici, Monte Berico e villa Guiccioli.

“Si verrà così a creare un vero e proprio percorso – sottolinea Lazzari - che consentirà di mantenere questa parte del fiume di qualità, visto che dall’altra parte l’area ha un carico piuttosto importante, specie ora con il nuovo tribunale”. 

Il progetto di massima elaborato dal settore urbanistica del Comune, una volta recuperato il finanziamento, andrà ad integrarsi con il Pat. Dopodiché la palla passerà agli altri settori comunali, dal verde pubblico ai lavori pubblici fino alla mobilità per la realizzazione concreta del piano.

“E’ un progetto molto operativo che consente di intervenire in modo rapido – assicura l’assessore -: ottenuti i finanziamenti, infatti, potremo passare alla progettazione esecutiva e quindi ai lavori che possono prevedere, a solo titolo di esempio, la riqualificazione ambientale con vegetazione propria, il recupero di luoghi di sosta e di bird-watching, piste ciclabili, aree attrezzate”.

 

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