Città di Vicenza

26/05/2010

La protezione civile aggiorna il Piano comunale di emergenza

"Cosa succederebbe se...". Risponde a questa domanda il Piano comunale di emergenza del Comune di Vicenza, aggiornato dall’assessorato alla protezione civile sulla base delle indicazioni del Comitato provinciale di protezione civile. Al suo interno, i possibili scenari di rischio e le ipotesi di mobilitazione delle strutture operative, dai vigili del fuoco ai volontari, dai centri di comando a quelli di controllo, dai luoghi di ricovero alle aree sanitarie.

L’aggiornamento del documento, che è stato redatto dallo studio Nier Ingegneria di Bologna, è stato approvato oggi dalla giunta comunale su proposta dell’assessore Pierangelo Cangini: "Con questo piano obbligatorio – ha commentato Cangini – il Comune si dota di uno strumento aggiornato in cui vengono analizzati i rischi e le tipologie delle emergenze e sono indicate nel dettaglio le prescrizioni e il ‘chi fa cosa ’ da far scattare in caso di gravi calamità".

Tra i rischi puntualmente descritti, quello idrogeologico, quello sismico, l’incendio boschivo, l’inquinamento legato al trasporto di merci pericolose, il rischio chimico.

Per i rischi idraulici e chimici la zona più interessata risulta quella industriale, al confine con altri Comuni: "Non a caso – ha precisato Cangini – la protezione civile si è incontrata con i colleghi degli enti confinanti, non potendo intendere questo tipo di emergenza come qualcosa che si risolve all’interno del proprio territorio".

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