Città di Vicenza

19/05/2010

“Servizio di protezione e tutela dei minori”, gestione integrata tra Comune e Ulss

Un nuovo servizio di protezione e tutela dei minori è il progetto che il settore servizi sociali del Comune definirà nei prossimi mesi in accordo con l’Ulss6 in risposta alla crescente necessità di far fronte allo stato di disagio che riguarda la fascia più giovane di popolazione. “Il disagio che investe i più giovani è molto diffuso e ricade sui servizi sociali comunali – spiega l’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari – che manifestano delle difficoltà organizzative. Il cittadino è spesso costretto a parlare del suo problema a più figure professionali: espone la sua situazione all’assistente sociale il quale deve a volte inviare il cittadino da uno psicologo per poi ritornare dall’assistente sociale che effettua il monitoraggio. Inoltre di fronte ad un’emergenza l’assistente sociale si trova a risolverla nel modo più immediato apportando costi elevati a carico del Comune, per esempio nel caso in cui il minore venga inserito in comunità. Le emergenze sono frequenti causano negli assistenti sociali ansia e tensione che portano inevitabilmente ad un notevole ricambio di queste figure professionali legate ai minori con la perdita di continuità del servizio.”
Il Comune di Vicenza dispone di assistenti sociali che seguono differenti categorie di utenza, minori, anziani e adulti. “La specifica professionalità è indispensabile per intervenire in maniera corretta e tempestiva nelle situazioni di rischio – continua l’assessore Giuliari - per lavorare in ottica preventiva ed è indispensabile disporre di altre professionalità che vadano ad integrare la figura dell’assistente sociale.”
In questa direzione vanno anche i provvedimenti della Regione che  propongono la de-istituzionalizzazione con la riduzione della permanenza nelle comunità, l’incentivazione dell’affido familiare e la differenziazione delle strutture coinvolte. Inoltre la Regione propone di sviluppare i servizi contro l’abuso dei minori e il miglioramento dei processi di accompagnamento all’adozione. Incentiva poi la collaborazione tra i sistemi sociale, sanitario, scolastico e giudiziario.
In particolare la Regione propone la scelta tra tre modalità gestionali: la gestione autonoma dei servizi, la gestione associata tra Comune e Ulss, la delega all’Ulss.
“La soluzione migliore potrebbe essere la gestione integrata tra Comune e Ulss come previsto dal Servizio di protezione e tutela dei minori – precisa Giuliari -. Entro fine settembre produrremo un documento per definire l’assetto organizzativo del servizio e la gestione delle risorse per avere un nucleo di assistenti sociali per i servizi di tutela e protezione dei minori. Il Comune dovrà sostenere insieme all’Ulss i costi di gestione della sede che è stata individuata nell’edificio che ora ospita il Centro per l’impiego”.
A Vicenza sono 2041 i minori seguiti dai servizi sociali, circa il 10% della popolazione minorile della città. In particolare i casi di protezione e tutela sono 389. C’è stato quindi un quasi un raddoppio rispetto al 2002 quando i minori che si sono rivolti ai servizi sociali erano 1058.
La presenza di molte famiglie straniere con bambini comporta un maggiore impegno degli assistenti sociali perché è indispensabile sapere leggere la situazione specifica che è legata anche all’ambiente culturale di provenienza.
“L’attività integrata tra Comune ed Ulss sarà indispensabile per affrontare casi specifici mentre il Comune sarà sempre presente nel territorio. Inoltre l’Ulss potrà dare il proprio contributo anche dal punto di vista sanitario – conclude l’assessore -. La nostra intenzione non è quella di delegare completamente all’Ulss, ma di integrare le professionalità.
Degli 8 assistenti sociali del Comune che oggi si dedicano ai minori, 4 o 5, insieme agli psicologi dell’Ulss, entreranno a far parte del servizio di protezione e tutela dei minori. In ogni caso rimarrà uno stretto contatto con gli assistenti sociali.”
Gli altri distretti hanno già attivato una forma di delega all’Ulss ma stiamo cercando un accordo per essere di riferimento sia per gli altri distretti che per gli altri Comuni della provincia.

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