Città di Vicenza

12/05/2010

All'Olimpico, giovedì 13 per Vicenza Jazz, "Complete Communion" con Bosso-Laurent-Texier-Romano e Barbara Casini

Il tema portante francese dell’edizione 2010 del festival New Conversations – Vicenza Jazz (il cui titolo, lo ricordiamo, è “Allonsanfàn: il jazz di là dalle Alpi”) sarà al centro della serata di giovedì 13 maggio al Teatro Olimpico (inizio alle ore 21). Due i gruppi in programma, entrambi pronti a fornire uno spaccato emozionante, per quanto diverso, del rapporto tra jazz e Francia. Si inizierà con "Complete Communion", una all-star italo-francese composta da Aldo Romano (batteria), Fabrizio Bosso (tromba), Géraldine Laurent (sax) ed Henri Texier (contrabbasso) e impegnata in un dinamico omaggio alle musiche di Don Cherry. A seguire, l’elegante e suadente progetto sulle musiche di Charles Trenet della cantante Barbara Casini, accompagnata da Fabrizio Bosso (tromba), Pietro Lussu (pianoforte) e Ares Tavolazzi (contrabbasso).
Il Panic Jazz Cafè Trivellato al Teatro Astra questa sera (con inizio alle ore 21:30), dopo l’esibizione del trio residente formato da Søren Kjærgaard (pianoforte), Ben Street (contrabbasso), Andrew Cyrille (batteria), ospiterà il trio del sassofonista statunitense Donny McCaslin, sostenuto da una ritmica di assoluto prestigio: Scott Colley (contrabbasso) e Antonio Sanchez (batteria).
Vicenza Jazz è organizzato dal Comune di Vicenza, in collaborazione con la Regione Veneto, il Ministero per i beni e le attività culturali, con l'importante contributo del main sponsor Trivellato – Mercedes Benz e grazie al sostegno di A.I.M., Confcommercio Vicenza, Fondazione Cariverona e Panic Jazz Club.

Il batteristaAldo Romano, figura storica del jazz d’oltralpe, ha raccolto intorno a sé un quartetto di altissima caratura per rendere omaggio al grande trombettista americano Don Cherry (1936-1995), uno dei protagonisti significativi della storia del jazz, nonché uno dei grandi innovatori di questa musica. Originario di Oklahoma City ma cresciuto a Los Angeles, Cherry ha vissuto a lungo anche in Europa. Il suo percorso artistico è stato un ‘vagabondaggio culturale’ tra gli stili più disparati: dagli albori del free jazz con Ornette Coleman al post-punk, passando per John Coltrane, Sonny Rollins, Albert Ayler, George Russell…
“Complete Communion” è un concerto in tributo al Don Cherry compositore, al suo ‘spirito’ musicale, attraverso la realizzazione di nuovi arrangiamenti delle sue musiche e la composizione di brani originali ispirati al grande artista. A dare vita a questo omaggio saranno quattro musicisti francesi e italiani di primissimo piano, riuniti attorno alla figura di Aldo Romano, batterista che deve il primo passo fondamentale della sua brillante e lunga carriera proprio a Don Cherry, col quale iniziò a collaborare nel 1963. Al fianco di Romano, troviamo Henri Texier, anche lui sodale di Cherry negli anni Sessanta, e due solisti che rappresentano il meglio dell’odierno virtuosismo jazzistico italiano (Fabrizio Bosso) e francese (Géraldine Laurent).

Barbara Casini ci ha deliziati innumerevoli volte con il suo sconfinato amore per la musica popolare brasiliana, della quale ha esplorato il repertorio dei più importanti compositori, con una predilezione, negli ultimi anni, per Chico Buarque. Ora la cantante toscana (è nata a Firenze nel 1954) cambia continente, ma non la forma musicale prediletta: la canzone d’autore. Il più recente progetto della Casini ci porta infatti dall’America Latina alle rive della Senna, per un omaggio a quei capolavori di ironia e tenerezza che sono le canzoni di Charles Trenet. Nuove le musiche, ma nuova anche la formazione che accompagna la Casini: un gruppo composto da affermatissimi jazzisti italiani, tra i quali spicca il ruolo solistico di Fabrizio Bosso.
Senza rinunciare al suo tocco latino negli arrangiamenti, la Casini ripercorre tutti i periodi creativi dell’indimenticabile cantautore transalpino, le cui ottocento e più composizioni hanno accompagnato lo svolgersi del secolo scorso dagli anni Trenta ai Novanta: a canzoni evergreen come Que reste-t-il de nos amours e Bonsoir jolie madame, si affiancano i più recenti, ma sempre egualmente poetici e arguti, motivi dell’ultimo disco inciso da Trenet.

Donny McCaslin, nato nel 1966 e cresciutoa Santa Cruz (California), ha imbracciato il sax all’età di dodici anni. Gli studi al Berklee College of Music di Boston lo portano all’attenzione di Gary Burton, che lo prende nel suo quintetto, nel quale rimane per quattro anni. Nel 1991 si trasferisce a New York, dove collabora inizialmente con Eddie Gomez per poi entrare negli Steps Ahead (al posto di Michael Brecker). Lo si sente poi con Gil Evans, l’orchestra di Maria Schneider (con la quale ottiene una nomination ai Grammy per il “Migliore Assolo Strumentale di Jazz” nel 2004), nel gruppo Lan Xang con David Binney, nel celebrato quintetto di Dave Douglas. Ma la sua attività di sideman lo ha portato anche a cimentarsi su disco con Danilo Perez e Luciana Souza e dal vivo con Tom Harrell, Brian Blade, John Patitucci, Mingus Dynasty, Pat Metheny.
McCaslin ha già firmato numerosi album come leader e, soprattutto, nel 2008 ha vinto il referendum dei critici di Down Beat come migliore rising star del sax tenore.

Informazioni:
Comune di Vicenza - Assessorato alle Attività Culturali
Ufficio Cultura: tel. 0444 222101
Ufficio Festival: tel.0444 221541
vicenzajazz@comune.vicenza.it        
info@vicenzajazz.org
www.vicenzajazz.org

Prezzi concerti delle ore 21:

13 maggio: intero euro 20 + 1,50 d.p.; ridotto 15 + 1,50 d.p.

Riduzioni per giovani fino ai 30 anni, over 60, associazioni culturali musicali, soci Touring Club Italiano, dipendenti Comune di Vicenza, dipendenti AIM

Prevendite: Teatro Comunale Città di Vicenza, viale Mazzini 39, tel. 0444 324442; martedì-venerdì: 15-19; sabato: 11-13, 16-19

on line: www.greenticket.it

e in tutti i punti greenticket, call center 899 500 055
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