Città di Vicenza

07/05/2010

Il quartetto del pianista McCoy Tyner al Teatro Comunale di Vicenza lunedì 10 maggio per Vicenza Jazz

Lunedì 10 maggio, con il concerto del quartetto del pianista McCoy Tyner al Teatro Comunale di Vicenza (inizioore 21), la quindicesima edizione del festival New Conversations – Vicenza Jazz conferma la sua notevole caratura. Assieme a Tyner ci saranno musicisti affiatati da una lunga collaborazione col pianista, Gary Bartz (sax), Gerald Cannon (contrabbasso), Eric Kamau Gravatt (batteria): un gruppo che oltre a rappresentare uno dei più importanti capitoli della storia del jazz moderno, continua ancora oggi a definirne lo standard qualitativo.
A partire da questa sera, poi, i concerti del Panic Jazz Cafè Trivellato al Teatro Astra saranno aperti (con inizio alle ore 21:30) dall’esibizione del trio del pianista Søren Kjærgaard, con Ben Street al contrabbasso e il veterano Andrew Cyrille alla batteria, formazione che diventerà una vera e propria house band per il resto della settimana. Questa sera, dopo il gruppo di Kjærgaard, si potrà inoltre ascoltare il quartetto diJerome Sabbagh, sassofonista francese (ma trapiantato negli USA). Con lui ci sarà la rilevante presenza del chitarrista Ben Monder, oltre che di Joe Martin (contrabbasso) e Jochen Rueckert (batteria).
Vicenza Jazz è organizzato dal Comune di Vicenza, in collaborazione con la Regione Veneto, il Ministero per i beni e le attività culturali, con l'importante contributo del main sponsor Trivellato – Mercedes Benz e grazie al sostegno di A.I.M., Confcommercio Vicenza, Fondazione Cariverona e Panic Jazz Club.
Dopo 50 anni di carriera, si fa presto a riassumere il ruolo di McCoy Tyner nella storia della musica afro-americana: è semplicemente il pianista più influente che il jazz moderno abbia mai avuto, assieme al solo Bill Evans.
McCoy Tyner è nato nel 1938 a Philadelphia, città che gli ha fornito innumerevoli stimoli musicali, finendo per metterlo sulla strada del jazz nonostante la sua formazione di pianista classico. Tanto per iniziare Bud Powell andava a esercitarsi al pianoforte di casa Tyner, quando McCoy era ancora adolescente. Ma in zona c’erano anche Richie Powell (fratello di Bud), Philly Joe Jones, Red Garland e, soprattutto, alcuni vicini di casa suoi coetanei, coi quali McCoy si trovava per suonare: Lee Morgan, Bobby Timmons, Reggie Workman… Philadelphia fu anche il luogo del suo primo incontro con John Coltrane.
Ma fu a New York che sbocciò definitivamente l’enorme talento di Tyner. La sua partecipazione al quartetto di Coltrane (tra il 1960 e il ’65) ha avuto un tale impatto sulla storia del jazz da aver quasi oscurato le sue altre collaborazioni, tutt’altro che secondarie: fu ad esempio il primo pianista del Jazztet di Benny Golson e Art Farmer. Parallelamente all’impegno con Coltrane, Tyner avviò il proprio trio, rimasto sino a oggi il mezzo preferito per dare suono al suo vasto catalogo di composizioni, nonché il punto di partenza per lo sviluppo delle altre formazioni del pianista, dal quartetto alla big band. Tutto ciò è documentato su dischi imprescindibili, apparsi dapprima su etichetta Blue Note, poi su Milestone e, negli ultimi anni, per la Telarc.
Pianista, tastierista, ma anche compositore e persino rapper (è infatti membro di un collettivo dadaista), Søren Kjærgaard è una delle figure più interessanti della vivace scena musicale danese. Nel 2000, appena ventiduenne, vince la “Nordic Jazz Competition, Young Comets”, con il suo trio Fuchsia. Da allora in poi ha svolto una incessante attività sia come sideman (ad esempio con i Blake Tartare del sassofonista Michael Blake, ma anche in ambito rock) sia, soprattutto, alla testa delle sue formazioni. Il trio è la situazione in cui meglio si può apprezzare il suo approccio alla musica improvvisata. Partendo da istanze tipicamente free Kjærgaard riesce a convogliare nella sua musica modalità vicine al minimalismo e una buona dose di swing, riuscendo a costruire atmosfere fortemente evocative. In questo lo aiuterà non poco la presenza di un batterista come Andrew Cyrille, che può coniugare la propulsione del be bop (nato nel 1939, è stato allievo di Philly Joe Jones e ha iniziato la sua carriera collaborando con Coleman Hawkins, Kenny Dorham, Freddie Hubbard) e le libertà del free jazz (fondamentale la sua lunga permanenza, dal 1964 e per ben undici anni, nel gruppo di Cecil Taylor).
Il quartetto di Jerome Sabbagh (nato a Parigi nel 1973, ma residente a New York dal 1995), ha il suo punto di forza nella complementarità del sassofonista, apprezzato per un suono caldo e rilassato degno di tenori d’altri tempi, e lo spigoloso chitarrista Ben Monder, tutto proteso a spostare in avanti i limiti armonici del proprio strumento. Monder è uno dei chitarristi più interessanti e attivi della scena statunitense: oltre novanta le sue collaborazioni discografiche, anche con personaggi del calibro di Lee Konitz, Paul Motian, Tim Berne e Jack McDuff.

Informazioni:
Comune di Vicenza - Assessorato alle Attività Culturali
Ufficio Cultura: tel. 0444 222101
Ufficio Festival: tel.0444 221541
e-mail: vicenzajazz@comune.vicenza.it        
info@vicenzajazz.org
www.vicenzajazz.org

Prezzi concerti delle ore 21:
10 maggio: intero euro 20 + 1,50 d.p.; ridotto 15 + 1,50 d.p.

Riduzioni per giovani fino ai 30 anni, over 60, associazioni culturali musicali, soci Touring Club Italiano, dipendenti Comune di Vicenza, dipendenti AIM

Abbonamento per 8 concerti: intero 115 euro, ridotto 90 euro

Prevendite: Teatro Comunale Città di Vicenza, viale Mazzini 39, tel. 0444 324442; martedì-venerdì: 15-19; sabato: 11-13, 16-19

on line: www.greenticket.it
e in tutti i punti greenticket, call center 899 500 055
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Prezzi concerti al Teatro Astra, Panic Jazz Cafè Trivellato:

10 maggio: euro 5

Non è prevista la prevendita. I biglietti si potranno acquistare la sera stessa del concerto.

 

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